Matteo Corradini: "Virtus Verona in crescita, vogliamo giocarci i playoff fino alla fine"


La Virtus Verona sta vivendo un momento d’oro in Serie C e il direttore sportivo del club, Matteo Corradini, ha parlato del rendimento della squadra, del lavoro con Luigi Fresco e degli obiettivi per il finale di stagione nel corso dell'intervista concessa ai microfoni di TMW Radio all'interno della trasmissione 'A Tutta C':
Direttore, la Virtus Verona è una delle squadre più in forma del campionato. Solo l’Audace Cerignola ha fatto più punti di voi nelle ultime cinque partite. Cos’è cambiato nell’ultimo periodo?
"Mi piace la tua affermazione: è l’aria della primavera che sta facendo bene alla Virtus Verona! Scherzi a parte, molti dei nostri ragazzi provengono proprio dalla Primavera e stanno sbocciando. Sapevamo di avere una squadra forte ma molto giovane, e con il passare delle partite i ragazzi stanno crescendo in personalità e consapevolezza. All’inizio abbiamo avuto delle difficoltà, ma abbiamo sempre giocato un buon calcio e sapevamo che, continuando su questa strada, i risultati sarebbero arrivati".
Com’è lavorare con un presidente che è anche l’allenatore? Si trova in una posizione inusuale per un direttore sportivo.
"Non posso cercare appoggio da una parte o dall’altra, visto che presidente e allenatore sono la stessa persona! Ma devo dire che non è così complicato come si potrebbe pensare. Luigi Fresco non è un ‘padre padrone’, anzi, si circonda di persone competenti e ascolta molto. Lui sovraintende tutto, è vero, ma si concentra soprattutto sulla squadra. Ho un rapporto molto diretto con lui e mi lascia grande libertà. Con altri presidenti magari non potresti spingerti così in là, invece io posso sempre esprimere quello che penso".
Nella vostra rosa ci sono tanti giovani. C’è qualcuno che ancora non ha avuto molto spazio ma su cui puntate particolarmente?
"Un nome su cui metterei un accento è Ronco. Ha giocato domenica, ma è stata solo la sua seconda partita da titolare. Ha avuto diversi problemi fisici, ma se riesce a recuperare bene ha grandi prospettive. È di proprietà del Como e credo che in futuro farà parlare di sé. Un altro profilo interessante è Lerco, un ragazzo che proviene dall’Eccellenza e ha caratteristiche che pochi altri hanno in questa categoria".
I giocatori più esperti come De Marchi stanno dando un grande contributo. Qual è il loro ruolo in un gruppo così giovane?
"Alla Virtus Verona, per un giocatore esperto, il compito è duplice. Non solo deve esibirsi bene in campo, ma deve anche fungere da punto di riferimento per i più giovani. Da noi gli ‘over’ sono pochi, quindi il loro ruolo è cruciale. Inoltre, Fresco non fa sconti a nessuno: se un giovane dimostra di meritare, il giocatore più esperto può finire in panchina. Questo genera una sana competizione e spinge tutti a dare il massimo".
Che finale di stagione si aspetta? L’obiettivo è il quarto posto o semplicemente mantenere la zona playoff?
"Il nostro obiettivo principale è entrare nei playoff. Sarebbe importante per la società e per far crescere i nostri giovani con qualche partita in più. Non ci poniamo limiti, affrontiamo ogni partita come viene. La prossima contro l’Union Clodiense sarà molto impegnativa: ci troveremo di fronte a una squadra che lotta per salvarsi e avrà grandi motivazioni. Sarà un bel banco di prova per noi".
Infine, chi vede favorito nella corsa alla promozione tra Padova e Vicenza?
"Padova e Vicenza sono due realtà solide con squadre costruite per stare ai vertici. In questo momento vedo il Padova leggermente avvantaggiato: ha un margine potenziale di quattro punti e il Vicenza domenica giocherà a Bergamo contro l’Atalanta U23, che non vince da sei partite e vorrà riscattarsi. Naturalmente, in un mese i punti possono cambiare rapidamente, quindi nulla è scontato. Sarà una lotta fino alla fine".
