Paolo Cannavaro sul Sassuolo: “È stato un capolavoro. Tornare sarebbe un sogno, chissà”

Paolo Cannavaro ha legato indissolubilmente il proprio nome alla maglia del Napoli, ma non ha dimenticato l’ultima piazza della sua carriera. A Sassuolo infatti non solo ha appeso gli scarpini al chiodo, ma ha anche giocato più di cento partite in tre stagioni mezzo. Ora Paolo è passato a vestire i panni dell’allenatore e in un’intervista rilasciata a Gazzetta.it sogna un giorno di tronare in neroverde:
SULLA FESTA
“Sono molto felice per la promozione, il merito è tutto della squadra e di mister Grosso. È stato fatto un capolavoro. Il Sassuolo, per me, è una famiglia. Con quella maglia ho vissuto momenti indimenticabili. Dalla retrocessione evitata per pochissimo al 3-0 rifilato all’Athletic Bilbao al debutto europeo. In quel gruppo c’era anche Berardi, eroe pure in questa stagione”.
SU BERARDI
“Mimmo è il Sassuolo, non c’è altro modo per descrivere il legame tra lui e la squadra. Non sarebbe mai andato via, soprattutto quest’anno. Il suo è un atto d’amore verso i tifosi e di estrema gratitudine verso la famiglia Squinzi. Per tutto quello che ha dimostrato avrebbe potuto giocare in qualsiasi top club d’Europa”.
SUL FUTURO…
“Tornare da allenatore sarebbe un sogno. Da calciatore ho cambiato pochissime squadre, con la città e quei colori ho un legame fortissimo. Per il momento festeggio la promozione, poi chissà“.
