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E. Brevi sulla Ternana: "Avrei scommesso sul 1° posto. Abate? Rendimento positivo"

E. Brevi sulla Ternana: "Avrei scommesso sul 1° posto. Abate? Rendimento positivo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
ieri alle 22:19Serie C
di Tommaso Maschio
A Tutta C
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A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospiti: Ezio Brevi (Allenatore)
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Il tecnico Ezio Brevi è intervenuto questo pomeriggio nel corso della trasmissione 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio per affrontare alcuni temi a partire dalla situazione in casa Ternana dopo il cambio di allenatore e una sconfitta che l'ha fatta scivolare a -8 dalla Virtus Entella prima.

Mister ha legato molto la sua carriera alla Ternana. Dopo l'ultima sconfitta la squadra sembra aver perso il treno per la promozione diretta nonostante il cambio di allenatore. Che idea si è fatto?
“Niente, è una delusione perché speravo sempre un colpo di reni da parte della squadra perché ha espresso sempre un ottimo rendimento tranne quest'ultima flessione che ha pagato secondo me veramente in maniera importante. È un peccato perché avrei scommesso all'inizio del campionato che tutt'altro la Ternana avrebbe lottato per il primo posto. Ci è andata vicino, diciamo che nulla è precluso, però per il potenziale e per l'allestimento della rosa veramente avrei scommesso all'inizio per il primo posto. E lo avrebbero fatto in molti, probabilmente per i valori della Ternana. Non dimentichiamoci che la società non ha vissuto dei mesi particolarmente facili, non era facile anche per Abate riuscire subito ad improntare un progetto con delle idee così ben delineate dal punto di vista tecnico, anche caratteriale”

Che bilancio fa del primo anno di allenatore di Abate?
“Per essere alla prima esperienza nel calcio professionistico arrivando dalla Primavera nel Milan, l'impatto sulla categoria è stato subito di certo spessore e soprattutto ha evidenziato anche una buona organizzazione di squadra e un buon gioco, quindi penso che si è reso conto per quanto riguarda il rendimento di Abate sia solo più che positivo. Io ho vissuto la stessa identica condizione e l'anno in cui abbiamo vinto poi la stagione 97-98 il campionato nella finale play off con la Nocerina siamo arrivati dietro il Cosenza, ma abbiamo lottato poi nei play off da protagonisti e secondo me la squadra ha questo grandissimo potenziale. Adesso le vicissitudini e le cose interne noi non possiamo saperle perché è un esonero che fa lo stesso effetto. In un momento molto particolare non c'è stato il contraccolpo perché purtroppo hanno perso in casa con il Carpi e quindi è stata in questo momento una decisione forte che speriamo sia ragione alla società nel periodo a venire che sarà”.

Liverani dice che ‘adesso blindiamo il secondo posto’ anche se poi spesso si è discusso anche con gli addetti ai lavori quanto possa essere utile arrivare secondo e dover stare 20 giorni fermi per poi entrare nel play off?
“Sì, anche queste considerazioni sono giustissime perché secondo me bisogna capire quanto la squadra ha bisogno di rifiutare perché penso che adesso sia in un momento di leggera flessione non solo dal risultato, ma anche da una proposta meno aggressiva nel corso della partita e quindi probabilmente in questo momento c'è anche una flessione, ma è una flessione fisiologica che bisogna capire se nel momento in cui arriva questo stop torna utile per recuperare qualche giocatore oppure è una situazione che si protrae troppo nel tempo e va magari a disperdere un po' la forza atletica che la squadra ha ottenuto con lo svolgimento delle partite della domenica. Sì e poi tra l'altro bisognerà anche essere bravi a gestire le energie mentali in questa fase qui proprio appunto magari già calcolando quella pausa in attesa di rigiocare nei play off e vedremo Liverani come se la caverà”.

Le chiedo se a distanza di quasi otto anni quell'esperienza può magari avere delle piccole note positive anche con il pubblico o se invece dovrà poi ricostruirsi tutto totalmente da zero?
“Nel calcio purtroppo il passato è importante però poi si guarda avanti si da garanzie e quindi il fatto che Liverani ha già vissuto la piazza di Terni è un aiuto reciproco perché lui conosce l'ambiente ternana è un pubblico esigente ma anche il pubblico conosce quello che ha fatto Liverani quindi penso che ci sia stima reciproca da quel punto di vista e soprattutto c'è una grande testimonianza da parte della società che ha messo l'allenatore in una condizione di poter programmare anche il futuro facendogli un triennale e quindi secondo me questo è un gesto è una mossa importante che magari non consentirà e spero di no di arrivare al risultato immediato però che si possa almeno programmare in un triennio il ritorno veloce in Serie B”.

Cosa piuttosto rara in Serie C un contratto così lungo
“Sì, è un'eccezione quindi potrebbe diventare sicuro un valore aggiunto per l'allenatore che magari vive con meno stress e con meno ansia una situazione che porta soprattutto l'ambiente a creare un certo tipo di pressione quindi mi auguro che tutto questo sia stato e penso proprio di sì pensato e quindi programmato in questo momento mi auguro solo che la Ternana possa anche col grado di esperienza che ha negli elementi arrivare ai play off con la giusta determinazione e con un approccio mentale che in appoggio con un grande pubblico secondo me diventa veramente un valore aggiunto quindi l'accoglierei come un'occasione”.

Valore aggiunto che è stato sicuramente Tesser in questo periodo per la Triestina
“La Triestina quest'anno è salita sulle montagne russe del campionato perché è una squadra allestita, secondo me, con una società che ha dato subito un'impronta di forza anche economica e quindi ha dettato da subito le condizioni come se fosse una pretendente a giocarsi i posti alti della classifica purtroppo ogni stagione è a parte e quindi in qualcosa si è sbagliato adesso con l'esperienza di Tesser si sta recuperando terreno alla vittoria di ieri penso che abbia consentito un po' anche all'ambiente di tirare un respiro di sollievo però in questo momento bisogna assolutamente tagliare il traguardo della salvezza il prima possibile perché la Triestina è una piazza, è un ambiente che minimo deve stare in Serie C e quindi chi indossa quella maglia deve sentirsi anche responsabile e onorato di portare una maglia che ha una storia”.

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