Parma, Pecchia: "Camara, Estevez e Charpentier in gruppo. Guai a dimenticare Venezia"
Prenderà il via al 'Tardini' di Parma la decima giornata del campiona di Serie B. A far visita alla formazione di Fabio Pecchia sarà il Como di Moreno Longo, sul quale si è espresso il tecnico ducale nella consueta conferenza stampa della vigilia (fonte ParmaLive.com): "Dimenticare Venezia? No, le partite bisogna tenersele tutte strette. E' una gara che deve darci molto, abbiamo fatto tante cose e tanti errori e li abbiamo pagati a caro prezzo. La partita di domani apre un ciclo di 5 gare in 20 giorni e dovremo mantenere un'attenzione altissima contro una squadra in salute. Il Como ha iniziato in un certo modo ma ha trovato solidità cambiando modulo, con un 3-4-2-1, ha giocatori davanti con tecnica e velocità, in mezzo sono solidi. Cerri e Cutrone cambiano la squadra, è chiaro".
Sulla condizione della squadra, compresi i rientranti dalle Nazionali, poi ha spiegato: "E' stata una settimana un po' più corta, con viaggi lunghi. Per i centrali le scelte le farò domattina davanti ad un caffè. Chi avrà l'occhio più sveglio giocherà. In generale stanno tutti bene, anche Estevez ha ripreso, così come Camara che è in gruppo da otto giorni. Anche sui nazionali, Man e Mihaila sono tornati in buone condizioni, anche Begic. Siamo in buone condizioni fisiche e mentali, dobbiamo solo giocare".
Su Cyprien, giocatore reintegrato in rosa dopo le recenti necessità di formazione, Pecchia spiega: "E' un giocatore del Parma. E' con noi da qualche giorno, lo sto valutando. Sta con noi, lavoreremo. Adesso fare altre valutazioni non mi tocca, e con noi e sta in gruppo".
Infine un pensiero sul Como: "Quando abbiamo parlato di Ancelotti era una grande cosa perché era un messaggio talmente tanto positivo ad arrivare dal calcio. Poi ogni tanto ci sono momenti in cui dal calcio arrivano cose negative, come arrivano da tutti gli ambienti, che sia l'industria o la politica. Vedo con grande dispiacere tanti giovani trovarsi in una situazione veramente brutta. Spero possano uscirne in maniera più strutturata, non solo per la vita da calciatore ma per la propria vita privata. Con qualcuno di questi ragazzi ho lavorato, altri li ho visti da fuori: per la giovane età provo grande dispiacere, come da padre a figlio. Io posso parlare da un punto di vista tecnico di Fagioli ed è un talento straordinario con il quale ho lavorato. Quello è sotto gli occhi di tutti. Mi auguro solo che possa uscirne più forte".