Ronaldo e i 1000 gol: "Se arriveranno bene, altrimenti sarò ancora quello con più gol nella storia"
Cristiano Ronaldo è stato premiato dalla FPF, che lo ha celebrato come ambasciatore del Portogallo al Galà di Quinas de Ouro e CR7 ha parlato a tutti i media locali presenti: "Sono orgoglioso di ricevere questo trofeo, non lo vedo come una fine, ma come un inizio. Ringrazio la Federazione per questo premio, per il lungo percorso che ho fatto in Nazionale con tanto orgoglio e duro lavoro. È buffo perché quando sono entrato in nazionale a 18 anni, il mio sogno era di fare la mia prima apparizione internazionale, poi 25, poi 50, poi 100?".
La mentalità di Ronaldo viene spiegata perfettamente da questo suo discorso: "Alla fine ti chiedi: 'Perché non 150, 200?' È una sensazione fantastica e vorrei dire ai miei compagni di squadra: dopo aver vinto così tanti trofei, non vedo niente di meglio che rappresentare la Nazionale. Rappresentare il Paese, la cultura, la nazione, i genitori, i figli. Spesso sono deluso da chi non vuole essere qui a rappresentare il proprio Paese, ma questo è un discorso a parte. Il nostro è un grande Paese, indipendentemente dalle sue dimensioni. Abbiamo tutto: stadi, allenatori magnifici, il potenziale di questi giocatori e le stelle che abbiamo. Non solo nel calcio, ma anche in altri sport. Fernando Gomes è il miglior presidente che abbiamo mai avuto".
In tanti gli chiedono di arrivare a 1.000 gol, ma CR7 si rimprovera di aver posto l'asticella troppo in alto: "Sarò onesto, la colpa è mia, perché ora vedo la mia vita come un vivere il momento, non possiamo pensare a lungo termine, voglio godermi il presente. Farò quello che sono in grado di fare, ho detto che volevo arrivare a 1.000, sono appena arrivato a 900 e già mi chiedono di farne altri. Se arriveranno è un bene, ma se non arriveranno sono ancora il giocatore con più gol nella storia, quindi va bene così".