Colombarini: "Ho lasciato la SPAL in buone mani. Walter Mattioli? Non abbiamo più rapporti"
All’indomani del closing firmato con il presidente Joe Tacopina, che ne ha sancito la definitiva uscita di scena dal mondo SPAL, l’ex patron biancazzurro Simone Colombarini ha rilasciato una lunga intervista a estense.com: "Il closing di lunedì è stata una pura e importante formalità. Dal punto di vista emotivo, il vero e proprio passaggio di proprietà l’ho vissuto lo scorso luglio con la firma del preliminare di vendita: oggi mi sento solamente giunto alla fine di un percorso, ma continuerò a seguire la SPAL da tifoso, come sto facendo già da diversi mesi. Fino a ora, quello che è stato promesso, Joe Tacopina l’ha rispettato. E parlo di scadenze nei miei confronti e di quelli della SPAL. Sa quello che fa e penso che sappia anche da chi farsi affiancare per perseguire il suo obiettivo. Si è assunto un impegno importante, garantendo il budget necessario e la volontà di fare investimenti per la società.
L’ha fatto vedere con le risorse messe sul tavolo per le strutture, i giocatori e il mercato. Non dimentichiamoci che si è sobbarcato una situazione impegnativa. Ma quando di fronte alla trattativa che avevamo intavolato, complice anche la volontà da parte nostra di non monetizzare chissà che cosa, ho visto la sua volontà di continuare il nostro percorso e l’apprezzamento per quello che avevamo fatto, non ci ho pensato due volte a firmare l’accordo. Walter Mattioli? Non posso parlare più di tanto perché i rapporti non ci sono più. Dopo questa estate è cambiato tutto e mi dispiace. Ma ripeto, io sono convinto di aver agito per il meglio della SPAL".