Tudor: "Un pareggio che accettiamo. Champions? Non facciamo calcoli"

Finisce 1 a 1 all'Olimpico la sfida tra Roma e Juventus. A commentare il match il tecnico bianconero, Igor Tudor. Segui su TMW la diretta testuale.
23.05 - Inizia la conferenza stampa
Come commenta la partita? Siete stati molto aggressivi nel primo tempo, poi siete calati nel secondo...
“Sì, sono d’accordo. Abbiamo fatto un gran bel primo tempo, siamo scesi in campo con personalità e voglia di giocare, e non era scontato. In questo periodo, venire qui non è semplice. Sono molto contento di come abbiamo interpretato la partita. Poi è chiaro, nel secondo tempo hanno cambiato un po’ il sistema, ed è normale: vieni a giocare in casa della Roma, che veniva da sette vittorie consecutive, qualcosa ti toglie. Abbiamo concesso quel calcio d’angolo, abbiamo subito il colpo, ma alla fine abbiamo chiuso bene. Avremmo voluto trovare anche il secondo gol, e in effetti siamo stati abbastanza pericolosi per poterlo fare. Tutto sommato, è un pareggio che accettiamo: ci dà consapevolezza e positività, e ci spinge a lavorare ancora di più per crescere nelle prossime partite”.
Dove deve crescere la Juventus secondo lei? Sulle palle inattive?
“Su tutto. Ci manca un po’ di struttura, ma ci stiamo lavorando”.
La Champions è l'obiettivo?
“Secondo me è impossibile fare previsioni. È difficile fare calcoli, e sinceramente non mi piace nemmeno farli. Bisogna affrontare una partita alla volta, preparandola nel miglior modo possibile. Non esistono partite semplici. Tutti vogliono ottenere qualcosa, tutti lottano per un obiettivo, e ogni squadra può metterti in difficoltà. Proprio per questo serve restare concentrati e andare avanti gara dopo gara”.
McKennie a destra? Locatelli lo ha tolto perchè era stanco alla fine?
“È vero, il capitano ha segnato, ma non è tanto su quello che voglio soffermarmi. Ho deciso di inserire Mecca per non sbilanciare troppo la squadra e per evitare qualche contropiede, che poteva starci in quella fase della partita. McKennie è un terzino destro, mentre Timothy si sarebbe trovato a giocare a sinistra. Volevo che ognuno fosse nella posizione in cui si sente più a suo agio. È stata una scelta fatta in quest’ottica”.
Come valuta Nico Gonzalez? Come lo ha trovato?
“Ho trovato tutto: grande disponibilità, impegno e una forte voglia di dare tutto ciò che ha. È un ragazzo con cuore, con grinta, uno che non si risparmia mai. Sempre convincente. Ho trovato anche una persona eccellente. Come giocatore lo conoscevo già da tempo. L’ho seguito molto e l’ho sempre ammirato”.
Con lei la Juve può tornare la squadra che vinceva le partite prima di scendere in campo?
“È un lavoro da fare, un obiettivo condiviso da tutti gli attori in campo. Nel senso che ognuno deve svolgere il proprio ruolo, insieme alla squadra, nel miglior modo possibile, credendoci. Quando alleni la Juventus, lo fai per arrivare in alto. La Juve deve dominare, deve vincere. È un percorso che richiede tempo. Abbiamo iniziato da una decina di giorni. Abbiamo fatto 7-8 allenamenti, e c’è ancora tanto da crescere sotto tanti punti di vista. Poi vedremo dove ci porterà il lavoro. La squadra ha le qualità per esprimersi ancora meglio. Serve crescere, non c’è troppo tempo: siamo sulla strada giusta”.
Vlahovic, come lo valuta invece?
“Ho fatto una buona gara, sono contento. Mi è piaciuto il modo in cui ho protetto il pallone, ho lottato. Chiaramente, un attaccante vuole sempre fare gol, e quando ci riesce trova ancora più energia. In questi giorni mi sono messo completamente a disposizione: dieci allenamenti, Tante riunioni. Sempre con la massima concentrazione per fare bene”.
23.15 - Finisce la conferenza stampa
