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Scappato dall'Ucraina fino a Empoli, la storia di Popov. Corsi: "Talento, può arrivare in alto"

Scappato dall'Ucraina fino a Empoli, la storia di Popov. Corsi: "Talento, può arrivare in alto"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
lunedì 15 luglio 2024, 16:12Serie A
di Dimitri Conti

Venerdì scorso è cominciata a tutti gli effetti la stagione dell'Empoli, che ha disputato il primo test stagionale contro il Castelfiorentino (vinto 10-0) in cui si è consumata la "prima volta" con i grandi del classe 2007 Bodgan Popov, l'ultimo gioiello grezzo degli azzurri toscani, il quale ha una storia molto particolare alle spalle, che riconduce ai difficili mesi scorsi vissuti in Ucraina, il suo paese natale.

Popov ha subito bagnato il suo esordio con un gol, sottolinea l'edizione odierna de Il Tirreno che dedica lui un ricco focus. D'Aversa si è subito sbilanciato, dicendo "mi è piaciuto". Dotato di fisico e di talento, è arrivato all'Empoli per scappare dall'inferno di Nyzyn, sua città natale. In realtà al momento dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina lui si trovava già in Polonia, al sicuro, ma non ha mai ancora fatto ritorno a casa, dove la sua famiglia non può lasciare il paese perché la madre lavora in una di quelle aziende ritenute fondamentali per lo sforzo bellico dal presidente Zelenskyy. Rifugiato e poi scoperto dall'Italia: un procuratore lo nota e lo propone all'Empoli, che dopo una rapida osservazione decide di prenderlo.

Il suo presidente, Fabrizio Corsi, parla di lui così: «Al netto delle peripezie che Bogdan ha, purtroppo, già dovuto affrontare, si tratta di un talento vero. L’altezza certamente lo aiuta, ma ha anche un’ottima tecnica e soprattutto è molto ben coordinato nei movimenti. Ha tutto per arrivare e, potenzialmente, anche molto in alto. Naturalmente deve crescere e noi dovremo essere bravi a farglielo fare nei tempi e nei modi giusti. Sono contento che abbia potuto “assaggiare” la prima squadra, ma al momento per lui stiamo valutando una stagione tra Primavera e Under 18. Anche a livello fisico – prosegue il presidente Corsi – dovrà lavorare molto e bene. Ha bisogno di mettere chili e muscoli, ma ovviamente senza snaturarsi o perdere le doti che ha già dimostrato di avere. Detto questo, de dovesse bruciare la tappe non avremmo nessuna paura, come è capitato spesso in passato con altri giovani, a gettarlo subito nella mischia. Però succederà solo se giudicheremo che sarà la cosa giusta sia per lui che per noi».

Il presidente Corsi prosegue e conclude nel racconto, con un filo di emozione: "Due settimane fa sono arrivate la madre, il fratello e la sorella di Bogdan (il padre, invece, è rimasto in Ucraina, ndr). Sono state mie ospiti ed è stato un momento bellissimo, commovente. Non si vedevano da anni. Personalmente e anche come società, faremo di tutto per favorire nuovi incontri e, se fosse possibile, anche per riuscire a riunire definitamente le famiglia».

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