Prandelli: "Italia, ora serve fare qualcosa. Con la Svizzera i giocatori sembravano catatonici"
Cesare Prandelli, presente alla 28°edizione del premio "Fair Play Menarini", ha parlato ai microfoni di TMW: "Quando ti premiano così, è una responsabilità in più. Bisogna avere rispetto di tutti e andare avanti con la voglia di imparare cose nuove, anche se magari non le condividi"
Sulla Nazionale e l'eliminazione agli ottavi contro la Svizzera: "Voglio esprimere solidarietà a Luciano, perché so cosa vogliono dire le critiche. Diventiamo tutti tifosi della Nazionale in estate… Stiamo discutendo su delle difficoltà di cui discutevamo già 15 anni fa. Adesso è il momento di fare qualcosa, non bastano più le parole e saremo qui tra qualche mese a riparlarne. La poca grinta? Contro la Svizzera si è avuta sensazione di impotenza. Difficile dare un giudizio su quello che può essere successo, i giocatori sembravano catatonici. Psicologicamente è difficile capire".
Chi vince l'Europeo: "E' un calcio globalizzato, più o meno giocano tutti allo stesso modo, la Spagna è l'unica col proprio DNA. Facile la lettura e difficile la previsione".
Sulla Juventus: "Motta mi convince, sì. Vedremo, però i nuovi acquisti fanno capire che bisogna avere tanta qualità sugli esterni. Conte al Napoli? Sarà subito competitivo, Conte è una garanzia".
Buffon ha detto che qualcuno si deve assumere le proprie responsabilità: "Lo si può solo ascoltare vista la sua esperienza, ha avuto equilibrio e determinazione con il suo gesto".
Sulla Fiorentina: "Palladino è un tecnico che ha dimostrato di avere capacità e tante idee. Mi piace perché in certe cose è geniale. Sono sicuro che con lui ci troveremo bene. Kean? Potenzialmente è un acquisto giusto ma si dovrà specializzare bene nel ruolo che gli chiederà di fare il tecnico. Zaniolo? Bel colpo dell'Atalanta, un giocatore interessante che potrà completarsi e diventare grande".