La parabola di Cesc Fabregas: il Como si prende i complimenti ma ora vince anche
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Altra vittoria illustre per il Como, che nel lunch match di ieri si è imposto per 2-1 sul Napoli cambiando, almeno per il momento, le percezioni e gli stati d'animo della lotta Scudetto, oltre che riconsegnando così il primato in solitaria all'Inter. È anche e soprattutto la vittoria di Cesc Fabregas e del suo metodo che sta finalmente prendendo piede e dando fortissimi segnali al resto della Serie A.
La parabola di Fabregas e del suo Como appare chiara, da squadra che gioca bene, perde e deve limitarsi a raccogliere i complimenti a squadra che gioca bene, si merita sempre gli applausi e in tutto questo vince pure. Per questa stagione ormai la strada è tracciata e più di un piazzamento a metà classifica non può arrivare, ma in vista del futuro la principale assicurazione sul progetto Como arriva proprio dalla presenza in panchina di uno come Fabregas (il cui ruolo, peraltro, va oltre a quello del semplice allenatore).
La molla sembra essere scattata una ventina di giorni fa, dopo la sfortunatissima sconfitta interna contro la Juventus in cui Fabregas per l'ennesima volta si è arrabbiato per gli eccessivi complimenti con i quali era stata descritta la realtà che sta guidando. O ancora, come aveva detto qualche settimana prima: "Smettete di farmi i complimenti, io preferisco vincere". Ora che il Como vince anche gliene stanno arrivando tanti altri, forse a questi potrà abituarsi con maggior semplicità.
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