Malagò sul futuro di San Siro: "Dopo tante valutazioni si è tornati al punto di partenza"

Giovanni Malagò, presidente del CONI, è intervenuto anche sul futuro di San Siro, che Inter e Milan sono pronte ad acquistare: “Devono decidere loro, gli azionisti. Alla luce di tutto quello che è successo sono entrati in questo ordine di idee. Stanno facendo le loro valutazioni, mi sembra che in questi anni ci siano state tante ipotesi e poi, a torto o a ragione, si è tornati al punto di partenza. Ritengo che questa sia un’indicazione precisa”.
Dal palco de Il Foglio a San Siro, in corso di svolgimento questa mattina, Malagò ha sfrontato vari temi, tra cui il terzo mandato negato dalle norme: “Il nostro è un Paese che ha il vizio di programmare poco, dove scattano mille alibi, anche inconsci, legati alle lungaggini della politica ma non solo. Siamo in un’epoca nella quale si registrano tante entrate a gamba tesa, cerchiamo di essere più rispettosi. Io per Milano-Cortina ho lavorato con le istituzioni politiche, e ho lavorato con persone diverse ogni volta: senza offesa, sono l’unico che dal 2017 sono andato a girare il mondo, a spese mie e lo ricordo sempre, per convincere delle persone che dovevano votare Roma per ospitare le Olimpiadi. Milano ha vinto di pochi voti, e vorrei ricordare che avevamo contro la Svezia, a cui va dato l’onore delle armi perché non ha mai avuto le Olimpiadi invernali, e parliamo della Svezia ed era l’ottava volta che si candidava. Noi invece le avevamo avute nel 2006, e si è votato nel 2019. La Svezia si è presentata con signori come il presidente del Premio Nobel o il presidente dei comitati olimpici da trent’anni, e dulcis in fundo la regina in carica. Io so solo che quei voti che ero convinto di avere per Roma, in un’altra partita complicatissima con Parigi che è andata come è andata, poi li abbiamo avuti su Milano-Cortina. Io dico: siccome la cerimonia di apertura sarà a San Siro il 6 febbraio 2026, pochi mesi dopo la chiusura del mandato. I miei colleghi in giro per il mondo mi chiedono come sia possibile”.
Che sport lascerà Malagò?
“È come se uno va per la prima volta a mangiare in un ristorante e chiede cosa si mangia. Cosa volete che risponda il cameriere? Non sono io che lo devo dire. I numeri nello sport non sono tutto, ma quasi. E dicono che non abbiamo mai vinto così tanto, a tutti i livelli. Uno può dire che si è avuta fortuna nelle Olimpiadi, e magari nelle altre cose si è andati bene: paradossalmente, le 40 medaglie che sono record assoluto, sono in termini proporzionali molto inferiori a quello che abbiamo vinto a cavallo delle Olimpiadi. La verità è che, fino a Parigi che la Francia ha sfruttato al meglio una sorta di jolly, a cavallo delle Olimpiaci siamo stati la nazione che ha vinto di più. Lascio a voi la valutazione su come lascio il CONI. Il prestigio del comitato olimpico è rimasto altissimo, se non il più alto di sempre”.
