Lazio ko in Norvegia, Ranieri in conferenza: "Ho visto la gara, quando vai a quelle latitudini..."

Nella sua conferenza stampa di presentazione del derby contro la Lazio (qui le dichiarazioni integrali), in programma per domenica sera alle 20.45, il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha parlato così degli avversari: "Mi aspetto la Lazio che conosciamo, una squadra forte, viva, con buone individualità e gioco corale. Ho visto la partita, quando vai a quelle latitudini ma soprattutto con quel tipo di campo paghi perché non sei abituato. Io credo che al ritorno la possa ribaltare".
Che tipo di derby è questo? Deve vincere a tutti i costi per raggiungere l'obiettivo o bisogna evitare di perderlo?
"Io quando sono arrivato ho sempre detto che metto la squadra in campo per cercare di vincerla e lo farò anche domenica. Questo non significa che vinceremo. Così come ho fatto con la Juve: loro sono stati bravi nei primi 20 minuti, dove ci ha aggredito, noi siamo stati bravi a farli giocare come volevamo noi e questo è un dato. Poi siamo anche noi andati vicini al gol e lo abbiamo trovato entrambe. Questo significa che la squadra è forte e crede nelle sue ambizioni. L'ambizione è fare il massimo, a me piace fare le cose sotto voce ma con la voglia di voler fare il massimo. Poi starà anche alla Lazio vedere quello che è in grado di fare".
Una valutazione sugli acquisti di gennaio? Hanno dimostrato di essere da Roma e possono giocare nel derby?
"Io credo che abbiamo fatto buonissime scelte, sapendo sia delle restrizioni dell'Uefa e sia che determinati giocatori non te li davano. Io credo siano da Roma, poi tutto è migliorabile e starà al nuovo allenatore decidere se saranno idonei alla Roma del futuro o meno. Per me sono ragazzi su cui posso contare in ogni momento". Per la cronaca, ricordiamo, alla Roma a gennaio sono arrivati Gourna-Douath dal Red Bull Salzburg, Salah-Eddine dal Twente, Nelsson dal Galatasaray, Gollini dall'Atalanta, Rensch dall'Ajax.
Che ruolo può avere Paredes nel presente e nel futuro?
"È uguale a me e ha due anni in più. Magari adesso ci sta guardando. Paredes per me è un play eccezionale, sa dove mettere la palla, sa quando controllare la palle e quando accelerare. Per me è importante, dipende dall'allenatore del futuro come vorrà giocare. Io credo che play come lui ce ne sono pochi, anche perché è campione del mondo".
Gourna-Douath può essere un calciatore di quelli migliorabili? C'è già un'idea sul riscatto?
"Lui è arrivato e ha fatto molto bene, poi ha avuto un attimo di down perché cambi stile, allenamento e pensiero di gioco. Ho puntato molto su di lui per farlo migliorare su alcuni aspetti e ultimamente mi sembra tornato quello dell'inizio. Ha digerito anche il passaggio a livello tattico. Se l'ho messo contro la Juve è perché credevo poteva darmi quello che chiedevo. Se è da riscattare o no, vediamo in queste 7 partite".
