Inter, e se il portiere fosse Stankovic? Cresce il partito pro Filip

Buona pure la seconda. Dopo la bella prestazione sfoggiata contro l’Al Nassr, Filip Stankovic si è ripetuto. Il figlio di Dejan, titolare per tutta l’amichevole fra Inter e PSG che ha chiuso la tournée giapponese dei nerazzurri, ha infatti sfoderato una prestazione più che convincente. Attento tra i pali e nelle uscite, con una parata da applausi, ha rubato gli occhi anche per l’ottima gestione della palla coi piedi. Roba di famiglia, verrebbe da dire. Sotto gli occhi ammirati di suo fratello Aleksander, di tre anni più piccolo, il classe 2002 ha ripagato in pieno la fiducia di Simone Inzaghi. Che, in compenso, torna dal Giappone senza aver ancora ricevuto in dote dalla società un nuovo portiere titolare dopo gli addii di Onana e Handanovic.

E se rimanesse Stankovic? Il minutaggio concesso dal tecnico non è un dettaglio passato inosservato. Sui 180’ disputati tra Al Nassr e PSG, appena 45 sono finiti a Raffaele Di Gennaro, tornato alla base e destinato a rimanervi con i galloni da terzo portiere. Una scelta in linea con quella che sarà la stagione dell’estremo difensore italiano: in due stagioni, del resto, Cordaz ha rimediato soltanto una presenza, peraltro da migliore in campo. Il resto, 135 minuti, è capitato tutto a Stankovic. Risultato? Più che promosso, tanto che cresce il partito di chi lo tratterrebbe a Milano anche affidandogli maggiori responsabilità. Nonostante la giovane età, d’altra parte, Stanković ha alle spalle due stagioni da titolare nei Paesi Bassi. Con la maglia del Volendam ha conquistato dapprima la promozione in Eredivisie e poi la salvezza nel massimo campionato olandese. Un po’ di esperienza, in sostanza, c’è e lo stallo tra i pali - ad appena 18 giorni dall’esordio col Monza, l’Inter non ha neanche un secondo portiere - consiglierebbe di affidarsi a chi ha comunque avuto modo di lavorare nel precampionato con la difesa di Inzaghi, i suoi principi e i suoi interpreti.

I programmi dell’Inter, al momento, restano quelli originari. Il club nerazzurro sta portando avanti la faticosa trattativa col a Bayern per Sommer, giocata sull’orlo di uno sconto da due milioni e di una crisi di nervi. I tedeschi, che per ora non hanno Neuer, faticano a liberare lo svizzero. Quanto al ticket con Trubin, a oggi l’arrivo dell’ucraino è in salita e per il secondo portiere bisogna guardare ad Audero, allo stato il primo nome, senza escludere lo scenario di un mister X fin qui non trapelato. Su Stankovic, l’idea era ed è un prestito in Italia - magari proprio alla Samp - per garantirgli continuità. A Milano, il mix di concorrenza e responsabilità rischierebbe di essere troppo pesante da reggere. Le prime uscite, però, sono state un raggio di sole. E i segnali mandati da Inzaghi non possono essere ignorati.