Il Cagliari non punge. Alla Juventus basta un acuto di Vlahovic
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Il Cagliari fallisce l'appuntamento con il terzo risultato utile di fila e, complice un clamoroso errore difensivo, concede alla Juventus la possibilità di rialzare prontamente la testa dopo la sanguinosa eliminazione dalla Champions League per mano del modesto PSV Eindhoven. Di fatto ai bianconeri è bastata la zampata del ritrovato Dusan Vlahovic, lestissimo nel trasformare in goal uno sciagurata lettura dei rossoblù. Motta può sorridere perchè la sua squadra ha condotto in maniera autoritaria tutta la prima frazione, e solo le parate di Caprile non hanno consentito un risultato più rotondo.
LE SCELTE INIZIALI. Nicola conferma il 4-5-1 visto a Bergamo, con l'utilizzo di Deiola come frangiflutti davanti alla difesa, per contrastare gli acuti di Koopmeiners. Zortea e Felici il supporto per Piccoli, ma fin dalle prime battute il centravanti ha dovuto fare i conti con una certa solitudine, sintomo evidente che la squadra rossoblù soffre in avanti l'assenza di un trequartista. Gatti e Kellie hanno avuto vista pressochè facile. Il goal è arrivato, come già detto, dopo soli 12 minuti di gioco: Adopo cede la palla a Mina che ha un attimo di esitazione. Vlahovic, da grande rapace, si invola verso la porta ed insacca dopo aver eluso l'intervento di Caprile. Il Cagliari non si scuote e la Juventus prende in mano la gara con una certa facilità. Lo stesso Caprile dice no ad altri tre tentativi, Vlahovic, Conceicao e Yildiz, e mantiene i suoi in gara, mentre Di Gregorio vive una serata di assoluta tranquillità. Piccoli è solo, gli esterni lo supportano poco, ed i loro cross risultano fuori misura. A centrocampo non c'è praticamente storia: Koopmeiners, seppur al piccolo trotto, manda in crisi Deiola, mentre Adopo e Makoumbou faticano a tenere i vari Locatelli e Mc Kennie.
ROSSOBLU' CON ALTRO PIGLIO NELLA RIPRESA. Entra subito Luvumbo per lo spento Felici e la musica sembra poter cambiare. Dopo tre minuti netti l'angolano viene steso platealmente da Weah che si becca il cartellino giallo. Nicola pare aver azzeccato la mossa giusta: l'attaccante rossoblù mette in crisi in più circostanze la difesa bianconera, mette diversi palloni al centro dell'area, ma senza trovare riferimenti che potessero concretizzare. Nicola manda in campo ben presto anche Coman e Viola, con l'intento di intensificare manovra e fantasia. Con il passare dei minuti c'è l'impressione che il Cagliari possa trovare il varco giusto, anche perchè i bianconeri iniziano a patire la stanchezza. Ne fanno le spese Cambiaso e Douglas Luiz, quest'ultimo uscito a soli dieci minuti dal suo ingresso nella ripresa. Motta, comunque, sceglie la gestione intelligente, e manda in campo anche Thuram e Mbangula. Il Cagliari alza il baricentro ed il ritmo, ma i pericoli pe rDi Gregorio arrivano da un tiro di Coman terminato di poco fuori, ed una punizione di Viola deviata a fatica dallo stesso portiere. Entra anche Kolo Muani e viene schierato da esterno destro al fianco di Vlahovic, un esperimento che potrebbe essere ripetuto in futuro. Nel finale Caprile dice no ancora all'attaccante serbo, mentre l'arbitro Colombo sorvola su una plateale spinta di Luperto sullo stesso attaccante in piena area di rigore. La Juventus può festeggiare per una vittoria meritata, mentre al Cagliari il rammarico di non aver osato sin dall'inizio della gara.
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