Hellas Verona: a Lecce il terzo stop di fila, è crisi sempre più profonda
Sempre più giù, terza sconfitta consecutiva per l'Hellas Verona di Paolo Zanetti al ritorno da Lecce con le ossa nuovamente rotte in quella che sarebbe dovuta essere la serata del riscatto dopo il sabato horror di Bergamo e che ha invece finito per passare in rassegna una volta di più tutte le fragilità di una squadra che, ad oggi, sembra completamente smarrita. Una prova, quella del Via del Mare, che ha evidenziato una crisi sempre più profonda dalla quale uscire appare francamente piuttosto difficile.
La partita della paura
Una gara impostata male sin dall'inizio quella del tardo pomeriggio pugliese, con un'impostazione di gioco votata alla difesa del pareggio che ha portato il Verona a cadere sull'ennesima inferiorità numerica stagionale. Torino, Como e appunto Lecce, tre indizi non possono far altro che costituire una prova di come ormai queste consuete espulsioni rappresentino un bruttissimo e pericoloso vizio quasi cronico che dovrà essere abbandonato rapidamente dagli uomini di Zanetti per iniziare a risalire velocemente la china.
Percorso complicato
A preoccupare inoltre in casa Hellas è poi la fragilità palesatasi negli scontri diretti, di rado sbagliati nell'ultima stagione, con il Verona di Baroni che era invece sempre riuscito a dire la propria nelle sfide ad alta tensione. Servirà ora ripartire fin da subìto già a partire dalla sfida di domenica alla Roma dell'ex Juric al "Bentegodi" che aprirà un trittico di gare complicate per la compagine scaligera, attesa poi dagli impegni con Fiorentina in trasferta ed Inter in casa, che potrebbero risultare determinanti anche ai fini di una panchina ormai fisiologicamente sempre più traballante.