Gli anni in campo, i dissidi con Pirlo: Tudor torna alla Juve, tre mesi per tenersela

Igor Tudor è il nuovo allenatore della Juventus. "Il Club ringrazia Thiago Motta e tutto il suo staff per la professionalità dimostrata e per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione, augurando loro il meglio per il futuro", ha scritto il club bianconero in una nota apparsa sul proprio sito ufficiale poco fa.
Ritorno al passato. Per Tudor si tratta di un rientro a casa, al club più importante della sua carriera. Portato in Italia proprio dalla Juventus nel 1998, dopo gli esordi all’Hajduk Spalato, Tudor ha vestito la maglia bianconera in maniera ininterrotta fino al gennaio 2005: 174 le presenze complessive, con 21 gol all’attivo. In bacheca due scudetti e due supercoppe italiane, oltre all’Intentato vinta nel 1999. Difensore statuario ma dai piedi buoni, con una certa propensione agli infortuni, Tudor fu un’utile alternativa, impiegato anche da mediano, negli anni di Lippi, Ancelotti e poi nuovamente Lippi.
L’esperienza con Pirlo. Per Tudor, peraltro, non si tratta di una prima volta. Già nell’agosto 2020, a tredici anni dal suo addio alla Juventus, era tornato in bianconero da allenatore. Nonostante una carriera già avviata - aveva guidato, tra le altre, Hajduk, PAOK, Galatasaray e Udinese - Igor accettò l’incarico di vice di Andrea Pirlo. Non andò benissimo: “Ho accettato perché era la Juve - spiegò lo stesso Tudor dopo l’addio a fine stagione -. Pirlo ha preso anche Roberto Baronio che è un suo amico e un analista. Ci ha trattati tutti allo stesso modo: non era giusto, perché io sono un allenatore”. È questo il ruolo con cui ritorna alla Juventus, anche se a tempo: ha superato Mancini anche perché disposto ad accettare un contratto fino al termine della stagione - mondiale per club compreso - con un’opzione in favore dei bianconeri in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Sono tre mesi, più o meno, per provare a tenersi stretta la Juve: non sarà semplice, anche perché l’impressione è che la società abbia voluto questa formula per tenersi le mani libere in vista del futuro.
