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Finito il ciclo Italiano alla Fiorentina: tre anni buoni, è mancato il guizzo finale

Finito il ciclo Italiano alla Fiorentina: tre anni buoni, è mancato il guizzo finaleTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 3 giugno 2024, 09:15Serie A
di Dimitri Conti

Si è concluso ieri sera il ciclo di Vincenzo Italiano sulla panchina della Fiorentina. Con una vittoria sul campo dell'Atalanta, un successo nobile come inutile punto finale e in minima parte, tendente allo zero, di sollievo dopo le ferite riportate indietro da Atene. Tre anni di buon livello, senza alcun dubbio: guardando all'aspetto generale, l'allenatore di Karlsruhe ha saputo riportare la Fiorentina ben più vicina alle posizioni che le competono in campionato: un 7° posto al primo anno, il migliore per novità e per entusiasmo ritrovato, e due ottavi valsi comunque anch'essi l'accesso alla Conference League per motivi differenti.

La Conference, appunto, gioie e dolori a tinte viola. La terza coppa europea, inaugurata nella stagione 2021/22 e vinta alla prima edizione dalla Roma, è stata il terreno di caccia europeo della Fiorentina di Italiano. Due volte ha partecipato, altrettante ha raggiunto la finale, in ogni occasione però la sua squadra è poi tornata a casa con una sconfitta. E in maniere terribilmente dolorose: in pieno recupero al primo giro con il West Ham, al 116' mercoledì scorso con l'Olympiacos. In assoluto si può dire che la Fiorentina, con Italiano, sia stata una squadra da coppe più che da campionati: tra Coppa Italia e Conference, ha saputo sempre raggiungere almeno la semifinale. Per quanto riguarda la prima competizione tra le citate, si registra la terza finale persa, a Roma contro l'Inter.

Riavvolgendo il nastro del triennio, si può dire che sia mancato il guizzo. La vittoria di un trofeo, ciò che avrebbe spedito di diritto Italiano nella storia della Fiorentina. Così non è stato e dovrà accontentarsi di un altro posto nell'universo viola, al quale ha ufficializzato l'addio dopo che comunque già nelle scorse settimane l'ipotesi era stata già ben ventilata dai più. Sembra destinato a Bologna: lì troverebbe Sartori, appoggio forse più saldo rispetto a Firenze, dove il mercato è stato uno degli aspetti forse di maggior criticità, seppure mai strillata. Intanto, 162 panchine dopo, Firenze e Italiano si dicono addio.

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