Collovati: "Genoa solidissimo in trasferta. Per il Cagliari è il momento di osare"

Fulvio Collovati, ospite di TuttoCagliari.net, ha parlato così della sfida di stasera tra Cagliari e Genoa: "Recentemente ho commentato due partite del Genoa, che in trasferta sa difendersi benissimo. Non a caso Frendrup e compagni le maggiori difficoltà le hanno incontrate quando hanno affrontato a Marassi squadre chiuse che li costringevano a fare la partita: penso all’ultimo pareggio per 1-1 contro l’Empoli, rimediato proprio nei minuti finali. E inoltre devo dire che il nuovo allenatore ha avuto un buon impatto. Eppure all’inizio ero piuttosto scettico, perché secondo me avevano mandato via troppo frettolosamente Gilardino. Tuttavia ora con Vieira il Grifone è compatto, si difende bene e sa anche ripartire. Proprio per questo motivo dico che stasera la missione-vittoria per il Cagliari sarà tutt’altro che agevole. Certo, la spinta del pubblico di casa potrebbe rappresentare un fattore, ma i liguri sono organizzati e sanno anche essere pericolosi negli spazi. Zanoli è una finta ala che sa difendere molto bene, e lo stesso Miretti è un incursore che però svolge anche - con diligenza - compiti prettamente difensivi.”
Il Cagliari, dal canto suo, ultimamente ha proposto un calcio molto attendista, per non dire rinunciatario, lasciando in panchina anche il trequartista per rafforzare il suo centrocampo estremamente muscolare. Stasera crede che Nicola opterà per un approccio più offensivo?
“Conosco bene Davide Nicola: è un allenatore concreto, pragmatico. Però in questo momento, soprattutto nelle gare casalinghe, occorre osare. È giusto andare in trasferta a difendersi per poi agire di rimessa, ma all’Unipol Domus il Cagliari deve rischiare qualcosa in più. Anche perché, come dicevo, scardinare la retroguardia genoana non è per nulla semplice.”
Potrebbe essere l’occasione giusta per cambiare modulo e sperimentare il trequartista dietro alle due punte?
“Io sinceramente credo di sì. Per carità, non voglio dare consigli a nessuno: ovviamente Nicola conosce molto meglio di me la realtà cagliaritana. Però già la parola ‘osare’ è emblematica e significativa; lo stesso mister si sarà accorto che ormai mancano una decina di partite alla fine del campionato e che forse è arrivato il momento di correre qualche rischio."
