Torino, Maripan pronto alla battaglia: "Con Lukaku sarà un duello fisico e mentale"

Il difensore del Torino, Guillermo Maripan, ha parlato in una intervista rilasciata a Sky Sport del momento che stanno vivendo i granata, vittoriosi nell'ultima sfida contro l'Udinese ed attualmente decimi in classifica.
Avete fatto molto bene nel girone di ritorno: come state, come sta la squadra, come il Torino affronterà queste ultime cinque giornate?
"Credo che la cosa più importante sia guardare di partita in partita. Mancano 5 partite, che per noi contano molto: vogliamo solo vincere. È la cosa che conta di più".
Come state dopo la vittoria contro l’Udinese?
"Bene! Tranquilli, contenti e pronti per la prossima partita".
Tu sei ‘El Toqui’, cioè ‘Il guerriero’: uno si aspetta un giocatore, come sei, fisico, con tanta grinta, con la giusta cattiveria agonistica. Ma c’è un dato particolare: sei un difensore che in Europa, rispetto ai minuti che hai giocato, hai preso solo 2 cartellini gialli. Meno di tutti. Come mai? Hai cambiato il tuo modo di giocare qui in Italia?
"Penso di aver capito che l’aggressività non fosse sinonimo di colpire il rivale. Un difensore deve essere aggressivo, ma senza necessariamente andare contro l’avversario. È un dato che non conoscevo, mi fa molto felice".
Qualche volta però forse torni a quell’espulsione a San Siro. Ci hai pensato ancora? Cosa ti viene da pensare rispetto a quel rosso? Ha cambiato il tuo modo di affrontare le partite?
"È stato il mio primo cartellino rosso nella mia carriera preso in questa maniera. Mi ha fatto capire di aver preso una cattiva decisione con quell’intervento. E quindi ho cominciato a difendere in un’altra maniera".
Che tipo di partita sarà contro il Napoli?
"È una squadra forte, sarà una gara molto difensiva quanto offensiva. Noi vogliamo vincerla".
Lukaku, Politano, Raspadori… Hanno tanti giocatori lì davanti. Ma Lukaku è quello forse più fisico: lo marcherai tu?
"Sì, Lukaku è un giocatore con caratteristiche importanti, ha giocato una grande stagione finora. È un grande attaccante. Sarà un bellissimo duello: fisico certo, ma anche mentale".
Lo scudetto passa anche da Torino: prima il Napoli, poi il Venezia in casa ma anche l’Inter. È uno stimolo in più per essere ancora più protagonisti?
"Come dicevo all’inizio, noi siamo focalizzati di partita in partita. Ma non credo che lo scudetto passerà solo per noi. Sarà una bella esperienza giocare contro squadre che lottano per il titolo, ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e a come chiudere la stagione nel migliore dei modi".
È la tua prima stagione qui. Ti sarai già fatto un’idea: per cosa può combattere questa squadra? C’è stato il rinnovo di Zapata, Adams ha fatto una ottima stagione, ci sono giovani come Ricci, Casadei… Pensi che si possa ambire a qualcosa di più per il futuro, alle Coppe Europee?
"Sì, lo penso. Ho quasi concluso la mia prima stagione qui, sono molto contento in questo club. Vedo giocatori giovani che hanno molto potenziale ma ci sono anche giocatori di esperienza che possono aiutare molto i più giovani. Penso che la prossima stagione sarà molto migliore".
Su Vanoli: è cambiato tanto con il passaggio dalla difesa a tre a quella a quattro. Ne avete parlato con lui? È un allenatore che parla con te? Cosa ti chiede?
"Mi ha chiesto di trasferire la mia esperienza negli anni in cui ho giocato in Francia, in Spagna, nella nazionale cilena ai giocatori più giovani. C’è molto dialogo, giorno dopo giorno. A livello personale io sono molto contento: sto imparando la lingua, mi sto adattando al campionato perfettamente".
