Mirabelli, la rivincita è servita: Padova promosso, lui ci ha sempre creduto

Massimiliano Mirabelli aveva un obiettivo chiaro in testa fin dal primo giorno in cui ha messo piede a Padova: riportare questa piazza storica in Serie B. E ci è riuscito. Con ostinazione, competenza e quel pizzico di rivalsa che da tempo gli bruciava dentro. Dopo l’esperienza al Milan e qualche stagione lontano dai riflettori, il dirigente calabrese si è rimesso in gioco accettando la sfida biancoscudata. Oggi può dire di aver vinto.
Non è stata una passeggiata. Il Padova era reduce da stagioni difficili, segnate da playoff dolorosi e da un ambiente esigente, a tratti disilluso. Serviva un cambio di passo, ma soprattutto serviva una visione. Mirabelli ha costruito una squadra solida, ha saputo scegliere i profili giusti, puntando anche su uomini poco pubblicizzati ma funzionali al progetto.
Ha difeso le sue idee anche nei momenti critici, quando il Vicenza sembrava destinato al sorpasso definitivo. E ha protetto lo spogliatoio, difendendo Andreoletti, confermando fiducia al gruppo e rilanciando l’ambizione senza proclami, ma con i fatti.
Ora il Padova è in B, e buona parte del merito è sua. Per Mirabelli questa promozione non è solo un successo sportivo: è una risposta a chi lo dava per finito, una dimostrazione che il calcio, alla fine, premia chi sa costruire con intelligenza e passione.
