Baldini: "Di Natale? Il più forte che ho allenato. Con me stava nel gruppo, dopo no..."
Mai banale Silvio Baldini, che con il suo Pescara sta guidando la classifica del Girone B di Serie C ed è reduce dallo splendido successo per 4-1 ottenuto in casa contro il Milan Futuro. "La passione che ci hanno messo i ragazzi contro gente che ha delle presenze in Serie A e anche in Champions. Alcuni dei miei sono al minimo sindacale, guadagnano 30mila euro l’anno. Dall’altra parte c’era chi ne prende 250, 300mila. In campo la differenza di valori non s’è vista, e non c’era invidia o urgenza di riscatto, ma lavoro" ha dichiarato il mister, in un'intervista concessa al Corriere dello Sport.
Tanti i temi toccati da Baldini, tra cui la sua carriera in cui ha allenato davvero tanti giocatori. Su quale sia il più forte tra questi, lui non ha dubbi: "Di Natale. Con me ha imparato a stare nella squadra. Più tardi a Udine non si allenava con gli altri il mercoledì, lui e Sanchez prendevano un portiere e affinavano il tiro. Totò me l’ha confermato, con me non sarebbe stato possibile. Avrei rinunciato a un capocannoniere per rispetto del gruppo".
Due parole anche su Spalletti, suo vecchio amico: "Lo conosco da 35 anni, giocava ancora nello Spezia. L’ho sentito prima degli Europei e anche dopo, era triste, l’ho lasciato in pace". Chiusura sul Var: "Da noi entra ai playoff, il Var è per il calcio del risultato...".