Inter-Juventus, le probabili formazioni: recupera Asllani, diversi dubbi per Motta

Le ultime dai campi e le probabili formazioni di Inter-Juventus (Domenica ore 18.00, arbitra Guida, diretta tv su DAZN/SKY):

Le ultime da Milano
Inzaghi deve fare i conti con i tanti infortunati, soprattutto a centrocampo. Calhanoglu e Acerbi salteranno sicuramente il derby d’Italia, idem Carlos Augusto per il quale i tempi di rientro potrebbero essere ancora più lunghi. Il dubbio principale riguarda proprio la posizione di regista e tutto dipenderà dalle condizioni di Asllani. Il centrocampista albanese è tornato ad allenarsi in gruppo e dovrebbe partire titolare. Altrimenti sarà ballottaggio fra Zielinski e Barella, che ha ricoperto il ruolo nelle ultime due occasioni con alterne fortune. Per il resto, dovrebbe tornare l’Inter delle serate di gala: Bastoni e Dimarco titolari sulla catena di sinistra, Pavard e Dumfries favoriti a destra. Per Frattesi tutto è legato alla scelta del regista - con Asllani play partirebbe dalla panchina - a centrocampo ci sarà anche Mkhitaryan. In attacco tornano dal 1’ Lautaro e Thuram. A disposizione, per la prima volta in questa stagione, anche Buchanan. (da Milano, Ivan Cardia)

Le ultime da Torino
La Juventus, domenica alle 18, sarà in campo per affrontare l’Inter. I bianconeri sono in cerca di rivalsa dopo la bruciante sconfitta contro lo Stoccarda. Thiago Motta, per la gara contro l’Inter, si affiderà al 4-1-4-1: in porta dovrebbe tornare Di Gregorio, ma non è da escludere una conferma di Perin. In difesa sulla destra dovrebbe toccare ancora a Savona, in mezzo, accanto a Kalulu, ci sarà il ritorno di Gatti, mentre a sinistra agirà Cambiaso. A centrocampo si va verso il rientro dal primo minuto di Locatelli. Sulla trequarti ci sarà inevitabilmente qualche novità viste le assenze. Sulla destra sarà confermato Conceicao, in mezzo spazio a McKennie e Yildiz, sulla sinistra, invece, potrebbe agire Fagioli anche se Motta ha a disposizione anche l’opzione Mbangula. In attacco non ci sarà nessuna novità e toccherà ancora a Vlahovic. (da Torino, Camillo Demichelis)