Così Locatelli si è ripreso (con merito) il suo posto al centro della Juventus
A cuore aperto, Manuel Locatelli ha ammesso dopo la gara contro il Monza che ha "sofferto quello che veniva detto fuori e ora sono più spensierato". Lo si legge nel gioco, nella libertà e nel coraggio in cui scende in campo. La cura Thiago Motta, che lo ha messo al centro della Juventus, ha funzionato. E adesso uno dei giocatori più criticati degli ultimi tempi in casa Juventus, che ha perso anche un posto in Nazionale, si è ripreso con merito il suo spazio in bianconero. La sua centralità. Parliamo di questo e anche dei suoi orizzonti azzurri nel Podcast di Tuttomercatoweb.com, con Marco Conterio.
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Manuel Locatelli, centrocampista della Juventus, commenta ai microfoni di DAZN la vittoria per 2-1 sul Monza: "C'è armonia, tra di noi ci parliamo e ci diciamo le cose in faccia perché è giusto che sia così, anche questa settimana ci siamo riuniti per parlarci perché abbiamo fatto risultati non all'altezza e questo alla Juve non deve succedere. Siamo tanti giovani che dobbiamo crescere insieme, anche vittorie come quelle di stasera, sappiamo tutti che non abbiamo fatto una buonissima partita ma ci servono perché portano fiducia per le prossime partite".
La Juventus deve ritrovare quella solidità che c'era prima dell'infortunio di Bremer?
"Assolutamente sì, quando in una squadra si fa male un giocatore come Bremer, che per me stava diventando un centrale incredibile, ti toglie tanto. Anche Cabal ci serviva perché dava una mano nelle rotazioni ma bisogna compensare meglio con il reparto. Oggi eravamo troppo molli, sul gol c'è mancato qualcosa sul piano della cattiveria. E i risultati dipendono anche dal modo in cui si difende".
Quanto sei cresciuto da quando sei arrivato a Torino?
"Sono cresciuto in questi anni, quando arrivi in un club così con giocatori incredibili non è facile. C'è stato un cambiamento generazionale, in cui ci sono dentro anch'io. In questi anni ho sofferto un po' le cose che venivano dette fuori ma mi sono focalizzato sul lavoro. Ora sono più spensierato, gioco tranquillo e cerco di essere un esempio per i miei compagni".