Walter Gargano, metronomo del Napoli che gioca ancora in Uruguay a quasi quarant'anni
L'estate del 2007 è stata molto importante per il Napoli. Quella del ritorno in Serie A, con i primi colpi mirabolanti dell'era De Laurentiis: Hamsik che viene riscattato, sì, ma anche Zalayeta e soprattutto il Poco Lavezzi, quello che diventerà un idolo per Napoli. Non solo, anche Walter Gargano. Metronomo, piccolo ma intelligente, bravo a convivere nel calcio muscolare dei primi anni 2000. Peccato dal Danubio, club di Montevideo, per 3,25 milioni di euro, era già entrato nel giro della nazionale uruguagia. In Italia però non patisce granché il passaggio in Europa, trovando subito continuità di rendimento. Questo anche per le qualità, potendo giocare sia da mediano che da mezz'ala.
Nel corso degli anni passa da prendere 200 mila euro fino a oltre il milione, rimanendo centrale nel progetto Napoli anche con Mazzarri. Peccato però che con l'andare del tempo il rapporto con l'ex tecnico azzurro peggiora e si incrina, tanto che nell'agosto 2012, dopo la sconfitta in Supercoppa Italiana contro la Juventus per 4-2, Gargano chiede e ottiene la cessione. Finisce in prestito all'Inter, con i tifosi che non sono felici di avere rinforzato un eventuale avversario per la corsa ai posti pregiati della classifica.
In nerazzurro trova Stramaccioni, in una stagione certamente non straordinaria. Lui raccoglie 36 presenze ma non è abbastanza per garantirne il riscatto, fissato sopra i 5 milioni. Così, dopo un altro prestito al Parma, ritorna al Napoli, per l'ultima stagione italiana della sua carriera: nel 2014-15 è titolare con Benitez, salvo poi andarsene a fine anno. Poi Monterrey, Penarol (per sei stagioni) e River Plate di Montevideo, dove gioca tutt'ora. Oggi Walter Gargano compie 39 anni.