Aleksey Miranchuk, vincitore dell'Europa League con l'Atalanta. E poi passato ad Atlanta
Quattro anni di alti e di bassi. Di gol e di critiche. Di Atalanta e anche di Torino. Perché Aleksei Miranchuk è arrivato in Italia nel 2020, in pieno Covid, nella funestata città di Bergamo. Doveva essere una sorta di regalo, il backup di Josip Ilicic che qualche piccolo problemino lo aveva avuto. Costato anche non pochissimo, visto che era stato prelevato per circa 15 milioni, più o meno lo stesso di quanto pagato per altri come Luis Muriel e un po' meno rispetto a Jeremie Boga che, da par suo, ha avuto un impatto minore rispetto al russo. Eppure per qualche stagione non era stato convincente, al netto di qualche rete interessante: in questo senso è stato salvifico il passaggio al Torino, dove non è migliorata la sua media realizzativa ma ha capito di più il calcio italiano.
Proprio per questo avrebbe preferito rimanere a Bergamo nella scorsa estate. Perché l'ultima è stata la stagione migliore in nerazzurro, vincendo l'Europa League e giocando da protagonista, seppur uscendo molto spesso dalla panchina, ma questa è un'altra storia.
"Voglio ringraziare la squadra, il club e lo staff che ha lavorato con me in questi anni. Voglio dire grazie anche a tutti i tifosi e fan: qui mi sono sempre sentito amato, i tifosi dell'Atalanta sono quelli al tuo fianco nei momenti belli e brutti. Ormai il mio viaggio italiano è giunto al termine ma con bei ricordi e un trofeo che mi ricorderà sempre il tempo, la gente, l'amore, la città! Atalanta, rimani sempre nel mio cuore. Grazie di tutto! Il vostro Mira59". Oggi Aleksei Miranchuk compie 29 anni.