Inter, il primo giorno del presidente Marotta: "Ambiziosi e spavaldi". La Russa chiede Dybala
Doveva essere una sorpresa, un po' come il sì di Lautaro Martinez al rinnovo. E invece qualche spoiler c'era stato: Beppe Marotta, entrato nella prima assemblea degli azionisti dell'Inter di Oaktree come amministratore delegato, ne è uscito sommando a questa carica quella di presidente. Il 23^ nella storia dei nerazzurri, il ventiduesimo considerando le due presidenze di Massimo Moratti intervallate da Facchetti.
Si è commosso durante il discorso all'assemblea, forse pensando che tutto è partito da magazziniere. "È un'emozione grande, essere presidente di una società così importante è veramente qualcosa di emozionante e coinvolgente - sono state le prime parole di Marotta da numero uno di viale della Liberazione - l'obiettivo è guardare la sala trofei e abbiamo l'obbligo di conquistarne il più possibile. Bisogna avere coraggio, che non è arroganza ma la capacità di credere in noi stessi e nei nostri tifosi. Affronteremo la nuova stagione con la spavalderia della stagione passata".
"Marotta è la scelta migliore che potessero fare - ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa - l'ho abbracciato Marotta, che dovevo fare". Non prima di chiedergli un regalo: Paulo Dybala, chissà se il presidente lo accontentare. Ha soddisfatto Oaktree, per ora, che anche nelle parole di Alejandro Cano ha certificato la fiducia nella figura apicale dell'Inter, di oggi e di domani. "Giuseppe è una persona di grandi valori e competenza, qualità che sono in grado di attestare sulla base di un legame lavorativo di quasi 6 anni - ha commentato l'altro amministratore delegato, Alessandro Antonello - nonché dal grande successo che la Società ha ottenuto sul campo, in particolare negli ultimi mesi".