Com'è vivo il Venezia: 2-1 al Cagliari. Oristanio sfascia, Stankovic prende tutto
Il Venezia è vivo, eccome se è vivo: dopo il pareggio a Torino contro la Juventus, i lagunari si riprendono contro il Cagliari, con voglia, cuore ed anche fortuna (quella mancata nelle scorse settimane) tre punti dal valore inestimabile. Sì perché i tre punti fanno balzare gli arancioneroverdi a ridosso del gruppone di club che pensavano di lottare con più tranquillità per salvarsi. Insomma, chi si aspettava una squadra materasso, deve ricredersi: nella lotta c'è anche il Venezia.
La partita: Oristanio sfascia, Stankovic para tutto
La prima mezz'ora di gioco è stata più che altro una partita a scacchi, con il Cagliari che manovrava sì il gioco, ma facendo un possesso palla un po' fine a sé stesso. Questa volta Di Francesco ha chiesto ai suoi di non avere fretta e frenesia di inseguire il gol fin dal primo minuto, ma di saper leggere i momenti della partita, alternando un pressing alto ad uno più attendista. In un primo tempo che sembrava irrimediabilmente indirizzato sullo 0-0 per il grande equilibrio con i due portieri inoperosi, da una parte Stankovic ha parato, forse senza sapere nemmeno lui come, una craniata di Mina che gli è arrivata dritta in faccia. Dalla parte opposta poi Oristanio ha fatto quella cosa che gli sta capitando sempre più spesso di fare: mettere la freccia, sgasare e creare dal nulla una occasione chiara da rete portandosi dietro tre avversari. Per poi servire la palla dell'1-0 che un ispiratissimo Zampano ha messo dentro con tempi e modi esemplari.
Nella ripresa i veneti sono entrati sulla cresta dell'onda trovando un Cagliari innervosito dal risultato e disordinato. Tentativi a ripetizione per Idzes (pallone alto in mischia), Nicolussi Caviglia (due volte, dalla distanza) ed Andersen (Sherri para come può). Poi il gol annullato ad Oristanio per una questione di millimetri, infine la rete, questa sì convalidata, che si inventa l'insospettabile Sverko dopo una azione fatta di progressione, dribbling, rimpalli vinti ed una conclusione sporca ad anticipare Sherri. L'ingresso di Pavoletti cambia volto al match: dopo nemmeno 5 minuti realizza il gol che riapre il match sul cross di Augello. Il finale dei sardi è all'arrembaggio, ma di fronte c'è uno Stankovic che si esalta e para proprio tutto, prima sulla doppia occasione di Lapadula e poi sull'incursione di Felici.
Di Francesco: "Partita che vale doppio"
"Al termine del match il tecnico del Venezia Di Francesco ha confidato le sue paure: "Più che vedere nero, vedevo Pavoletti: mi aveva già fatto doppietta l'anno scorso. Non abbiamo grande struttura ed il suo ingresso ci ha messi in difficoltà". Per poi sottolineare l'importanza di questo successo per i suoi: "Non l'ho detto prima della gara per non caricare troppo questa sfida. Il fatto di averla portata a casa deve fare grande piacere, questa gara vale doppio. E' stato importante anche Stankovic".