Vi ricordate Hauge? L'ex Milan torna a brillare in patria e illumina la scena in Europa League
Grande protagonista nella giornata inaugurale di Europa League è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Qualcuno si sarà chiesto che fine avesse fatto Jens Petter Hauge, rieccolo protagonista nelle notti di coppe affossando niente meno che il Porto, una della grandi favorite alla vittoria finale. Il norvegese è tornato al Bodo/Glimt ed è stato il protagonista assoluto con un grande assist e due bellissime reti che ha permesso ai suoi di vincere per 3-2.
Nel Bodo si era messo in mostra e nel Bodo è tornato per rilanciarsi, anche se il suo cartellino appartiene ancora all'Eintracht Francoforte, dove l'Europa League l'ha persino vinta. Una carriera che non ha preso la piega prevista: giocatore più interessante di quel Bodo che nel 2020 vinceva il suo primo titolo segnando 103 reti in 30 partite. Una squadra che aveva solleticato la curiosità di scout e direttori sportivi. Quelli del Milan se lo sono visti in casa, a San Siro, in un turno preliminare di 4 anni fa: assist e gol. I rossoneri passano comunque (3-2) e una settimana esatta dopo ne annunciano l'acquisto.
Dura una sola stagione l'esperienza italiana di Jens Petter, che i primi aveva conquistato i tifosi: un gol da subentrato a Napoli nel successo del Milan per 1-3, due reti in Europa League da titolare. Poi il calo, Pioli lo vede sempre meno. Fa in tempo però a regalare un pari sofferto contro la Sampdoria, importantissimo nella corsa Champions, è il 3 aprile 2021 e quella sarà la sua ultima apparizione al Milan. Va all'Eintracht a titolo definitivo, ma non convince. I tedeschi provano a farlo maturare al Genk, in un campionato meno impegnativo come quello belga: va persino peggio, gioca poco e non segna mai.
Il ritorno in Norvegia l'ultima carta per recuperarlo: ritrova il suo mentore Kjetil Knutsen e una continuità in campo che aveva perso. Segna con meno continuità rispetto al 2020 ma si rivela a suo modo prezioso e fa valere la sua esperienza in coppa: un gol e tre assist nei preliminari di Champions, dove indossa anche la fascia da capitano nella sfida decisiva contro lo Stella Rossa. E ieri la notte perfetta che ha piegato il Porto.