Una testa di maiale con proiettile, Di Maria shock: "Se fossi tornato al Rosario Central..."
Angel Di María ha rotto il suo silenzio. Dopo l'annuncio giunto prima da Rui Costa e poi da coach Roger Schmidt, ormai è certo che il Fideo resterà al Benfica. Ma non è mai stato un mistero il sogno nascosto nel cassetto dall'ala destra argentina, ossia il ritorno in madrepatria e dove tutto è iniziato, al Rosario Central. Ma "forze di causa maggiore" gli hanno impedito il trasferimento in Sudamerica, come lo stesso ex Juventus ha raccontato ai microfoni di Rosario 3.
Un sogno infranto. "Loro (Jorgelina e le sue figlie, ndr) sono state le prime a voler venire. Mia moglie si è impegnata tutto l'anno per finire e arredare la casa, per fare tutti i traslochi, aveva iscritto le bambine a scuola, si occupava di tutto in modo che io non facessi nulla. Le bambine contavano i giorni per venire a vivere con i nonni. Noi quattro siamo stati quelli che hanno sofferto di più, perché prima di essere il sogno di qualsiasi fan, era il mio, il mio sogno, il sogno della mia famiglia".
Paura e minacce. "Avevo discusso tutto con Gonzalo Belloso per tornare. Tutto. Le minacce sono andate oltre i limiti", ha raccontato il 36enne argentino. Svelando l'atto scioccante: "Hanno lasciato una testa di maiale con un proiettile in fronte e un biglietto che diceva che se fossi tornato al Central la prossima testa sarebbe stata quella di mia figlia Pia". Però il desiderio rimane: "L'ho detto e lo dirò ancora mille volte: voglio ritirarmi al Central, è il sogno mio e della mia famiglia tornare". Ma almeno per questa stagione il Fideo sarà costretto all'"esilio" in Portogallo, al Benfica.
Di María rompió el silencio y dio escalofriantes detalles de las amenazas que impiden su regreso a Rosario Central
🗣️ “Ellas (Jorgelina y sus hijas) eran las primeras que querían venir. Mi mujer estuvo todo el año metida a full para terminar y amueblar la casa, para hacer todo… pic.twitter.com/mTNaTWrrIB
— Diario Olé (@DiarioOle) July 30, 2024