Real, Valverde punta il Barcellona: "Lo 0-4? Difficile dormire". Poi ricorda il calcio a Morata
Il centrocampista del Real Madrid, Federico Valverde, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Clasico contro il Barcellona che vale la vittoria in Supercoppa spagnola_ "Sono felice di poter continuare a giocare. Soprattutto da titolare. Molto felice di avere la fiducia dell'allenatore. In Coppa abbiamo concordato che potevo giocare 45 minuti e tutti erano contenti. Io continuo aggiungendo partite e cercando di lasciare il segno a Madrid, nel miglior club del mondo. Orgoglioso di ascoltare i miei genitori. Avrò tempo per riposarmi a luglio, se Dio vuole".
Dov'è stato il cambiamento nella squadra? Ecco il pensiero dell'uruguaiano: "Con le sconfitte diventi più forte. Dopo quello che è successo l'anno scorso ci ha fatto bene perdere qualche partita e quelle sconfitte ci hanno fatto cambiare la situazione. L'ultimo Clásico? C'è tanta voglia di rivincita, è stato difficile dormire quella sera, è stata dura. Era difficile perché avevamo tanta speranza e credevamo di poter vincere. Nel secondo tempo loro sono usciti meglio e non abbiamo fatto le cose bene o in modo perfetto. Quella sconfitta ci ha dato molta forza per diventare la squadra che siamo oggi".
A Valverde viene poi chiesto del fallo da cartellino rosso che fece sull'attaccante del Milan (allora in forza all'Atletico Madrid), Alvaro Morata, nella finale di Supercoppa del 2020: "In quel momento ho fatto quello che pensavo fosse giusto e faceva bene alla squadra. Quel momento mi ha fatto crescere, lo ricordo bene e lo ricordo ancora".
Gli chiedono poi di un tweet polemico pubblicato dalla moglie nel giorno della sfida contro il Milan: "L'importante è che tra me e l'allenatore non ci sia mai stato un conflitto. Dato che non uso le reti, per me è stata una totale sorpresa. L'allenatore vuole sempre il meglio per Io, per la squadra, e mia moglie a casa per mee, non posso schierarmi dalla parte di nessuno. L'importante è che siamo onesti e sinceri. Dopo abbiamo parlato, ma non mi sono arrabbiato. Bisogna sempre rispettare quello che dice l'allenatore, il mister. Devi continuare ad essere un riferimento per la squadra".