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La nobile decaduta si affida a un italiano: Bacci sta già conquistando il Boavista

La nobile decaduta si affida a un italiano: Bacci sta già conquistando il Boavista
giovedì 12 settembre 2024, 09:12Calcio estero
di Gaetano Mocciaro

C'è un po' d'Italia nella Liga Portugal 2024/25. Un nostro tecnico guida una nobile decaduta del massimo torneo lusitano: si tratta di Cristiano Bacci, viareggino di 49 anni, tecnico del Boavista. La squadra è una delle sole 5 ad aver vinto il campionato e l'ultima (stagione 2000/2001) ad avere interrotto il dominio del trio Benfica-Porto-Sporting. Tempi lontani, oggi il Boavista deve pensare a mantenere la categoria, attraversa un periodo di crisi finanziaria e la FIFA ha comminato al club uno stop al mercato in entrata per tre sessioni.

Bacci è tornato ad essere allenatore principale dopo 8 anni, l'ultima volta fu sempre in Portogallo, all'Olhanense dopo le precedenti esperienze alla Caratese e prima ancora all'Entella. Poi una lunga carriera da vice: PAOK (due volte) e Al-Hilal come secondo di Razvan Lucescu e la stagione passata all'Udinese, sotto la gestione Cioffi.

Un suo ex giocatore, Joao Oliveira, ha dichiarato in merito: "Quando allenava l'Olhanense non disponeva di un grande budget, quindi gli fecero ingaggiare alcuni giovani dai campionati inferiori italiani. È riuscito a portare giocatori di qualità facendo remare tutti i giocatori nella stessa direzione. Abbiamo avuto una stagione al di sopra delle aspettative. Bacci è un allenatore dalla forte personalità e dai metodi poco ortodossi ma ha conquistato il gruppo: dall'andarsene nel bel mezzo dell'allenamento perché non gli piaceva, a cenare tutti a casa sua con la sua famiglia, o a chiamarci in modi inconsueti. Era uno che viveva la partita molto intensamente. E il gruppo sarebbe stato con lui fino alla morte".

In una situazione estremamente complicata, Bacci sta facendo di necessità virtù: in assenza di nuovi acquisti sta valorizzando i giovani del vivaio e fin qui ne ha già lanciati 4. Punta tantissimo sulla coesione del gruppo e sull'organizzazione difensiva. Non a caso a oggi la squadra è quella che ha incassato meno reti: sono solo due i gol subiti in quattro partite, con due clean sheet. Per la cronaca, in tutta la stagione passata il Boavista solo in tre occasioni aveva mantenuto la porta inviolata. Una partenza così, a livello difensivo, non la si vedeva da 21 anni. Per i tifosi è già un idolo, la strada però è ancora lunga.

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