Kevin Soni, sopravvissuto al terremoto: "Salvo perché aspettavo l'ora della preghiera"
Tra i sopravvissuti al terribile terremoto che ha causato oltre 21mila vittime accertate tra Turchia e Siria, vi è il calciatore dell'Hatayspor, Kevin Soni. Fanatik riporta la testimonianza dell'attaccante ghanese, arrivato a settembre dai greci dell'Asteras Tripolis in prestito: "Ciò che mi ha salvato è che volevo aspettare fino alle 6.40 del mattino per eseguire la prima preghiera del giorno. Se mi fossi addormentato durante il terremoto, a quest'ora sarei morto". Soma era sveglio dopo essere tornato a casa domenica sera dopo la partita contro il Kasimpasa, decisa da una rete di Atsu (tutt'ora disperso). Sona si trovava a casa a giocare alla Playstation quando la terra ha iniziato a tremare, riuscendo a lasciare l'edificio prima che esso crollasse.
Contattato da footmercato il giocatore ha raccontato l'incubo vissuto: "Sono sotto shock, non riesco a dormire. Sono con il mio agente tutti i giorni e ne parliamo sempre. Questa è una sensazione che non posso spiegare, mentre parlo qui seduto a Istanbul mi sembra che la terra stia tremando. Ma le persone intorno a me mi dicono di no, che non trema".