Matheus decide Istra-Dinamo Zagabria al debutto dal 1', l'agente: "Ora la Vinotinto"
Un gol all'esordio da titolare, specie se alla macchina da guerra Dinamo Zagabria che la fa da padrona nel tuo campionato, non può che portare a far parlare di te. A maggior ragione se lo segna un giovane venezuelano arrivato dagli USA e alla prima avventura in Europa. 170 centimetri e 22 anni ancora da compiere (tempo una ventina di giorni), Darwin Matheus promette di essere uno dei nomi più intriganti nel panorama giovanile, tanto da fargli ricevere i pubblici elogi dagli avversari della Dinamo al termine della sfida vinta dall'NK Istra grazie alla sua prodezza (highlights della partita in calce). Per conoscere meglio l'attaccante esterno, abbiamo intervistato in esclusiva il suo agente per l'Europa, Gaetano Montalbano.
Ieri sera ha vissuto un gran momento, segnando alla Dinamo all'esordio da titolare.
"Ha svolto un lavoro eccezionale, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Con tanta qualità, sia dietro alla punta che da esterno ha reso la vita difficile alla Dinamo tra le linee. Poi gli è uscito un colpo dal cilindro, un gol bellissimo. Debutto eccellente, e già domenica scorsa aveva segnato. Era il suo primo gol".
Ci racconta la traiettoria che l'ha portato dal Venezuela agli States fino in Croazia?
"Lo Zamora è stata una delle grandi del Venezuela negli ultimi dieci-quindici anni e oltre a vincere diversi campionati ha lanciato tanti giovani. Uno di questi è Osorio, del Parma. Lui ha fatto la trafila lì ed è esploso, poi è andato ad Atlanta, con la seconda squadra ma senza arrivare in MLS. Insieme al mio socio Jhon Dumitru abbiamo preso una scelta e valutato di costruire un percorso diverso per lui, visto che aveva la voglia di venire a giocare in Europa. In una chiacchierata avuta con Christian Argurio (dirigente dell'area tecnica nella società croata, ndr) mi ha detto che cercava un esterno per l'Istra, uno che potesse rompere gli equilibri. Dopo poco che l'ha visto si è subito appassionato al calciatore e ne ha riconosciuto delle doti tecniche di un certo tipo. Si sono mossi in maniera molto decisa lui e Bjelanovic, questo significa saper lavorare".
Ci sembra di vedere una certa passione per Messi.
"Stravede per Messi, sa di non esserlo ma lo vede come grande icona, punto di riferimento, prende spunto da lui vedendone tutte le partite. Come io da ragazzino avevo Baggio, lui ha Messi".
Come ce lo descriverebbe, a livello umano?
"Il ragazzo è molto tranquillo, taciturno, dedito al lavoro e alla famiglia. Ha il sogno di sfondare in Europa, è uno semplice, lo definirei quasi normale. Pochi capricci o vizi ma con il desiderio di arrivare, si trova in un calcio molto interessante e poco reclamizzato".
Cosa rappresenta per lui la nazionale venezuelana? Sogna di arrivarci?
"Assolutamente, questo è un grande obiettivo, più di un sogno. Il fatto di trovarsi in Croazia, in una lega di tutto rispetto, può permettergli di arrivare alla Vinotinto, gioca anche per quello".
C'è un campionato tra i top europei in cui lo vedrebbe meglio?
"I mancini di qualità che possono giocare trequartisti o esterni possono agire ovunque. Ha giocato 150 minuti e segnato 2 gol, facciamogliene fare ancora e poi chi deve giudicare lo farà. Diamo tempo al tempo".