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Atletico Madrid primo in Liga, l'AD Marin: "Giusta la decisione di investire tanto sul mercato"

Atletico Madrid primo in Liga, l'AD Marin: "Giusta la decisione di investire tanto sul mercato"TUTTO mercato WEB
© foto di José María Díaz Acosta
ieri alle 23:42Calcio estero
di Pierpaolo Matrone

Miguel Ángel Gil Marín, amministratore delegato dell'Atlético Madrid, ha analizzato la situazione della squadra e le principali sfide del club in un'intervista diffusa dai canali ufficiali della società.

Arriviamo a un momento cruciale della stagione. Come vede la squadra?
"La verità è che non potremmo essere più entusiasti. È un piacere vedere come la squadra gioca, compete, mostrando umiltà, solidarietà ed efficienza. Sono certo che tutti i nostri tifosi siano orgogliosi della squadra. Tuttavia, dobbiamo rimanere concentrati sul presente. Il calcio è oggi, non ieri e non domani. La nostra filosofia rimane quella di pensare partita dopo partita, e ora l'attenzione è sulla prossima sfida di Coppa contro il Marbella."

Le partite di questa stagione sono state ricche di emozioni. L'ultima contro il Barcellona, decisa dal gol di Sorloth al 96', ha entusiasmato i tifosi. A cosa attribuisce questo alto numero di reti nei minuti di recupero?
"Un gol nei minuti finali può essere una coincidenza. Due, forse. Ma tredici gol in questa stagione no, è una tendenza. È una questione emotiva. La squadra è convinta di poter raggiungere il risultato fino all'ultimo secondo, soprattutto perché ci è già riuscita più volte. Questo pensiero li spinge a non arrendersi mai. Inoltre, abbiamo una rosa molto competitiva, dove non ci sono titolari fissi o riserve: tutti sanno che ogni minuto in campo è importante, sia che si giochi un'ora che mezz'ora. Molti dei gol decisivi sono stati segnati da giocatori subentrati dalla panchina, ma che entrano in campo con la convinzione di poter ribaltare qualsiasi risultato. Questa mentalità ha fatto la differenza."

Pensa che questa solidità sia il frutto del grande investimento estivo?
"Sapevamo di dover rinnovare profondamente la rosa, acquistando giocatori di livello internazionale in posizioni chiave. Questo ha comportato un impegno economico importante, ma eravamo consapevoli della necessità di farlo. Abbiamo investito attraverso un aumento di capitale di 70 milioni di euro e la cessione di alcuni giocatori. Nonostante i rischi, credo fermamente che abbiamo preso la decisione giusta. Dopo un fisiologico periodo di adattamento, il rendimento della squadra sta beneficiando notevolmente di questi nuovi innesti."

Diego Simeone è ancora il leader indiscusso della squadra. Come valuta il suo lavoro?
"Non so se si comprenda appieno quanto sia difficile restare per 13 anni alla guida di un club d’élite. Con Diego in panchina, siamo riusciti a qualificarci per la Champions League per 12 stagioni consecutive, un traguardo che solo altri cinque club europei hanno raggiunto. Questo è incredibile. Per riuscirci, bisogna costantemente reinventarsi: cambiare discorsi, messaggi e strategie per evitare la monotonia e mantenere alta la motivazione dei giocatori. Ciò che più mi colpisce di Diego è la sua passione inalterata. Ha battuto ogni record possibile per il nostro club, ma il suo unico pensiero è come vincere la prossima partita. È semplicemente straordinario."

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