Rivaldo confessa: "Figo al Real Madrid? Momento difficile per me, è come un fratello"
Quanti anni sono passati ormai dall'ultima volta che ha calcato un campo di calcio Vítor Borba Ferreira Gomes, meglio noto come Rivaldo, che ha difeso i colori del Barcellona tra il 1997 e il 2002. In una nuova edizione di 'Fala Rivaldo', il calciatore ha ripercorso alcuni momenti iconici o conoscenze fatte in carriera.
Ma il Pallone d'Oro del 1999 si è soffermato su uno dei calciatori che più hanno lasciato il segno nel campionato spagnolo ed è Luis Figo, al Barcellona nel 1995 per poi tradirlo con il passaggio al Real Madrid nel 2000: "È sempre stata una grande persona. Lo è anche oggi. Come un fratello. È stata una pena la sua partenza dal Barcellona per il Real Madrid, perché eravamo lui e io in attacco, ci dividevamo la responsabilità. Era un grandissimo giocatore, che ci dava molta fiducia e tranquillità quando il pallone arrivava ai suoi piedi. Era un tipo forte, che si lanciava all'attacco", racconta Rivaldo.
Proseguendo: "Quando giocavamo contro il Real Madrid, dava filo da torcere a Roberto Carlos. E in altre partite anche. Si faceva sempre notare. Difficilmente giocava male. E poi è diventato un giocatore abituato a segnare, ne ha fatti tanti con il Barcellona. Poi è andato al Real Madrid e ha segnato anche lì. Ha vinto il Pallone d'Oro ed è stato il migliore del mondo. Gli voglio un bene... perché Figo non è cambiato. È la stessa persona di sempre da quando ho giocato con lui".
Quanto al fatidico passaggio di Figo al Santiago Bernabéu: "È stato un momento difficile per me e per tutti i giocatori, perché contavamo su di lui e all’improvviso è arrivato il suo trasferimento al Real Madrid. La vita va avanti, e lui è riuscito a diventare il migliore del mondo e a vincere il Pallone d'Oro. Io lo incoraggiavo perché è una grande persona, che mi ha aiutato molto quando sono arrivato dal Deportivo La Coruña".