Danilo, Arthur e Fagioli in partenza. La Juventus libera spazio ma non regala nulla
Sta per calare il sipario sull'avventura di Danilo alla Juventus dopo cinque anni e mezzo. Il brasiliano negli ultimi 30 mesi ha anche indossato la fascia da capitano della Juve e sperava di chiudere la carriera a Torino, ma qualcosa già in estate si era incrinato. Tanto che dalle parti della Continassa - sottolinea Tuttosport - avevano ascoltato con attenzione le chiamate che arrivavano dall’Arabia Saudita (rispedite al mittente dallo stesso Danilo). Finito in panchina con Motta, il difensore non è rimasto insensibile dinanzi al corteggiamento del Napoli: pronto un contratto fino al 2026, con buona pace dei tanti estimatori esteri (Flamengo, Marsiglia e Manchester United) che in queste settimane hanno chiesto informazioni e sondato il terreno.
La Juve però - si legge - non intende regalare a Danilo il cartellino, ma punta a incassare un indennizzo o a ottenere qualcosa in cambio (ad esempio il prestito di Raspadori dal Napoli). Diplomazie al lavoro per cercare di trovare un’intesa sulle modalità di un affare, che appare destinato comunque ad andare in porto.
Il Betis nel frattempo attende Arthur Melo: mancano solo alcuni piccoli dettagli da sistemare tra i due club. La Juventus preferirebbe inserire anche un diritto di riscatto (tra i 10 e i 12 milioni); mentre gli andalusi sembrano orientati a chiudere soltanto per un prestito semestrale. Scenario accettabile dalle parti della Continassa, purché il Betis (vorrebbe un incentivo all’esodo dalla Vecchia Signora) si faccia carico totalmente dello stipendio del regista. Il che permetterebbe alla Juve di risparmiare 5 milioni lordi.
Capitolo Nicolò Fagioli. Il classe 2001 è valutato 20 milioni e fa gola a diversi club di Premier League (senza dimenticare la stima di De Zerbi al Marsiglia). L’asta è aperta. Più defilata al momento l’opzione di vederlo in un’altra formazione italiana tipo il Napoli, a meno di clamorose aperture azzurre su Raspadori.