Amorim ha già il suo coro personale: "Sono onorato ma i tifosi devono incitare i giocatori"
Tre partite alla guida del Manchester United e già un coro in suo onore. Ruben Amorim ci ha messo pochissimo per farsi "adottare" dai tifosi dei Red Devils: arrivato appena tre settimane fa per sostituire Erik ten Hag - dopo l'interregno di Ruud van Nistelrooy -, il portoghese è stato accolto alla grande e dagli spalti i sostenitori cantano il suo nome sulle note della hit "Give it Up" del gruppo KC and the Sunshine Band.
Un coro ripetuto più volte domenica durante la vittoria contro l'Everton (4-0) e che mette un po' in imbarazzo l'ex allenatore dello Sporting: "Mi sento un po' in imbarazzo, io sono l'allenatore e devono cantare per i giocatori e per il club. Non è una buona cosa per me. Capisco e apprezzo molto il legame con i tifosi, ma voglio che sostengano la squadra e i giocatori, perché loro sono in campo e io dirigo da fuori. Ovviamente ne sono davvero onorato, sento già un legame con i tifosi, ma sappiamo che abbiamo bisogno di risultati per andare avanti".
Con il successo di domenica, il Manchester United è 9° in Premier League, a tre lunghezze dalla zona europea. Rashford e soci sfideranno domani l'Arsenal, secondo in classifica. Nelle prossime settimane il calendario sarà serrato: a Old Trafford arriverà il Nottingham Forest (6°), prima del derby contro il Manchester City e i quarti di finale di Coppa di Lega contro il Tottenham.