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"Ricci resta. Il Toro non è in vendita": Cairo a 360° nel giorno dei 118 anni del club

"Ricci resta. Il Toro non è in vendita": Cairo a 360° nel giorno dei 118 anni del clubTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:34I fatti del giorno
di Andrea Piras

Giornata speciale oggi per il Torino. I granata spengono 118 candeline e il presidente Urbano Cairo, intervistato dai microfoni di Radio Sportiva ha fatto il punto della situazione a partire proprio dalle celebrazioni del compleanno: "Questo è un grande giorno, molto importante. Per me il Toro è passione, emozione, voglia di far bene, far qualcosa di positivo per una squadra a cui sono legato. Lo era mia mamma, lo erano i miei genitori. Certamente si vorrebbe fare meglio, da parte mia però non è mai mancata la passione, il tempo dedicato, il sostegno. Nell’agosto del 2005 quando mi fu proposto l’acquisto, su due piedi non ero pronto, andai in vacanza, ma dedicai le miei giornate a pensare a come costruire il Toro. Tornai a Torino per rivedere il sindaco e il 2 di settembre presi il Toro che era una squadra senza neanche i palloni, aveva giusto pochi giocatori. Da lì tutto è cominciato, fu anno pazzesco, in 7 giorni la campagna acquisti. Poi l’esordio con l’Albinoleffe e da lì la squadra decollò nel campionato di Serie B. Magicamente ci fu un entusiasmo pazzesco e nella finale con il Mantova tornammo in Serie A".

Il numero uno granata ha poi parlato di Samuele Ricci: "Siamo partiti bene, ma l’infortunio di Zapata ci ha penalizzato, dobbiamo dimenticare questo episodio. Ci dispiace umanamente e sportivamente, ma dobbiamo pensare a riprendere il cammino. Il calendario è stato un po’ più complesso, ma sicuramente c’è voglia di far bene, Vanoli è sul pezzo, la squadra è con lui. Piena fiducia da parte mia, appoggio per un mister bravo e volontà di intervenire a gennaio per mettergli a disposizione qualche giocatore in più. Ricci rimane sicuramente al Torino".

Chiosa infine sulla questione societaria: "Red Bull li ho incontrati il primo di luglio, mi hanno voluto conoscere per diventare sponsor e così è stato. Da allora non li ho più incontrati. Per quanto riguarda Pif non li conosco neppure. Non c’è stato alcun tipo di contatto, sono tutte cose inventate. C’è forse la volontà di diffondere qualche notizia falsa per destabilizzare l’ambiente, ma non ci curiamo di queste cose. Non vendo il Toro, ma non voglio rimanerci a vita. Ho versato 10 milioni di euro per partire con il Torino che era in procinto di fallire. Mi sono gettato nella mischia, spinto anche da mia madre che era una grandissima tifosa. Se qualcuno più ricco di me si farà avanti, sono pronto ad ascoltare le proposte. Quella del Giro d’Italia, invece, è una fake news assoluta. Abbiamo voluto concentrare tutti i marchi e fare di Rcs una società capogruppo, ma non c’è volontà di cedere nulla. Il ciclismo è sport di grandissimo interesse, di grande crescita e noi vogliamo investire. Il 13 gennaio ci sarà la presentazione del Giro d’Italia".

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