Cerignola, Raffaele: "Questo campionato non sorprende. Mercato? Faremo bilancio"
Durante l'appuntamento odierno con 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto l’allenatore dell'Audace Cerignola Giuseppe Raffaele. Queste le sue parole.
Il Cerignola ha fermato il Benevento o viceversa?
“Da parte nostra è stata una partita importante dove abbiamo dato un grande segnale di forza. Noi siamo più rammaricati per il pareggio, poi il Benevento è una delle candidate a vincere il campionato e da secondi in classifica dà grande valore la prestazione dove abbiamo imposto il nostro gioco”
Quale è il segreto di questo Cerignola secondo in classifica?
“Stiamo continuando il lavoro dello scorso anno, abbiamo perso giocatori importanti come Cuppone che dopo tre partite era capocannoniere e speriamo di riaverlo al più presto. Ha avuto un intervento al crociato, allo stesso tempo c’è stato l’infortunio di Jallow che ora sta andando in gol con regolarità. Si sono fermati Gonnelli, Ligi e Martinelli, ma il nostro segreto è il gruppo perché abbiamo un’identità forte, c’è grande empatia con i ragazzi perché lavoriamo come piace a me e piace anche ai ragazzi. La società non ci fa mancare nulla e negli anni il direttore sportivo ha saputo inserire giovani ed esperti a Cerignola e credo che stiamo raccogliendo alla grande i frutti del lavoro d’équipe che è stato fatto”.
Tenere la testa alta in casa e in trasferta contro chiunque è il vostro punto di forza?
“Lo scorso anno quando sono arrivato vedevo grandi margini di miglioramento, eravamo in fase di stallo e addirittura fuori dai playoff. Sapevo però che questa è una squadra di grande prospettiva, tanto che ci sono molte richieste sul mercato. Pensavo si potesse far bene e questo campionato non mi sorprende, anche se con tante piazze importanti. La continuità di prestazione è la nostra forza, credetemi tutti noi allenatori recriminiamo per cose a nostro favore, ma credo che ci mancano almeno 4-5 punti per le prestazioni fatte. Non ci siamo però mai abbattuti anche quando a Trapani abbiamo perso l’unica partita in cui siamo andati veramente in difficoltà, ma da lì siamo subito ripartiti con due vittorie consecutive”.
Nel girone C stanno mancando le big. Che potenzialità ci sono in questo girone?
“Faccio questo girone da diversi anni e viene visto come un girone con piazze veramente importanti, noi parliamo di piazze come Avellino, Benevento, Catania, Foggia, Crotone e Trapani, in tante hanno fatto la Serie A e potranno farla anche in futuro per struttura. Ci sono state squadre che sono scappate via come Bari e Ternana in passato, ma quando ci sono così tante squadre importanti attrezzati viene fuori un campionato così equilibrato che non ci sono partite scontate e lo dimostra la classifica”.
Quanto conta in percentuale l’allenatore in Serie C?
“Non posso parlare di altre categorie perché non le ho fatto da allenatore, ma avere un’identità di squadra in Serie C fa la differenza. Poi le individualità ti fanno raggiungere obiettivi grandissimi, ma l’identità si crea con il lavoro e con un’idea di calcio. Allenare oggi non è facile, in Serie C si trovano tanti staff tecnici molto preparati e anche per questo c’è molto equilibrio. Forse la Serie B è in controtendenza con l’equilibrio viste le 2-3 squadre che sono scappate, ma in questi campionati i dettagli fanno la differenza”.
Un allenatore visti quanti giovani ci sono in C può fare la differenza?
“Si, a Potenza ad esempio giocavamo con sei under e ci siamo divertiti tantissimo arrivando alle porte dei playoff nazionali. Abbiamo fatto il massimo del minutaggio nei tre gironi ed è stato un anno molto formativo anche per me”.
La prossima sfida è contro l’Altamura, che partita sarà?
“Ribadiamo il concetto di prima, abbiamo affrontato il Sorrento che veniva da una grande striscia e ora è quarto, la Cavese veniva da tre vittorie e l’abbiamo battuta. Ora affrontiamo l’Altamura che è in striscia positiva, anche chi non è nella parte sinistra della classifica sta riemergendo. Quando si parte male è difficile risalire, in questo campionato invece c’è questa alternanza che rende molto equilibrato questo girone. Venerdì è una partita complicata per noi e dovremo essere molto bravi a portarla dalla nostra parte”.
Questa squadra quanto ha espresso il suo potenziale?
“Sono molto soddisfatto per le prestazioni e il gioco, stiamo facendo quello che vogliamo fare in campo. Sono soddisfatto per quello che facciamo anche all’interno della singola partita, anche quando siamo stati costretti a difenderci siamo stati bravi e organizzati. Sono curioso di vedere la squadra al completo, non è stato un anno facile sotto l’aspetto degli infortuni. Nel calcio 1+1 non fa sempre due, ma al completo si alzerebbe di più la potenzialità di questa squadra. Credo che con il rientro di tutti possiamo lavorare ancora meglio e variare alcune cose”.
A Natale consegnerà la lista dei regali al direttore sportivo?
“Noi abbiamo un rapporto giornaliero, oltre al campo parliamo di tutto e viaggiamo con la stessa mentalità da oltre un anno. Voglio sottolineare questo, io ho lasciato anche contratti in essere dove non mi trovavo bene, ma la società qui ci fa lavorare molto bene e questa simbiosi aiuta, anche i ragazzi se ne rendono conto e lavorano meglio. È normale che si avvicina il mercato e faremo un piccolo bilancio, le idee però sono chiare su quello che vogliamo fare. Dobbiamo soltanto vedere un attimino alcune situazioni come si vogliono sviluppare, ma noi abbiamo un gruppo veramente forte e se ci fosse la possibilità sappiamo sia io che il direttore dove possiamo migliorare. Spesso nel mercato di gennaio si fanno danni, la priorità è consolidare questo gruppo e poi vedremo se si potrà aggiungere qualcosina”.
Jallow è già a cinque gol in campionato ed è a un gol dal suo record personale. Cosa sta succedendo a questo giocatore?
“Quando ci siamo ritrovati a inizio preparazione cercavamo determinate caratteristiche, le abbiamo individuate in lui. Da un certo punto di vista molti pensavano fosse una scommessa, io ero sicuro potesse fare molto bene. Lui ci è mancato dieci partite, per minuti giocati è il capocannoniere del campionato. Ha avuto una distorsione al ginocchio che lo ha tenuto fuori un mese e mezzo, poi è rientrato e si è stirato. Non è ancora al meglio della condizione, difficilmente l’ho potuto far giocare 90 minuti. Sta facendo molto bene e puntiamo molto su di lui, poi è un ragazzo speciale sempre con il sorriso. Sono molto molto contento di averlo a disposizione, ci ho creduto fin dall’inizio. Il momento più difficile della stagione è arrivato con il suo infortunio subito dopo quello di Cuppone”.