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Thiago Motta non è come Bremer, smette di festeggiare al coro "chi non salta è juventino"

Thiago Motta non è come Bremer, smette di festeggiare al coro "chi non salta è juventino"
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 21 maggio 2024, 14:00BMW SERIE 5 TOURING
di Redazione TMW

"Chi non salta è juventino", dando un indizio abbastanza chiaro per il suo prossimo futuro. È successo alla festa del Bologna, nel momento della qualificazione alla Champions League. I tifosi rossoblù cercavano di convincere il proprio allenatore a rimanere, con un "resta con noi" che suonava come mossa disperata per fargli sentire l'affetto di tutta la città. Poco dopo il coro cambia e Thiago Motta inizia a saltellare, salvo poi smettere subito dopo. L'indizio è abbastanza chiaro, visto che la Juventus lo aveva messo nel mirino oramai da mesi, con l'intenzione di offrirgli la panchina nel post Allegri.

Anche perché, in epoca di smartphone, una situazione avrebbe fatto il giro del mondo. Resta da capire cosa sarebbe successo se fosse andata diversamente. Ci sarebbe stato uno sdegno social tale da evitare un eventuale approdo di Motta alla Juventus? Oppure sarebbe stato considerato come un peccatuccio veniale per uno dei migliori allenatori di questa stagione?

Due anni fa è successo qualcosa di simile con Bremer. Il difensore brasiliano sembrava a un passo dal trasferirsi all'Inter e, nel momento di salutare la Maratona, partì il coro "chi non salta è uno juventino". Lui invece saltellò, probabilmente perché ignaro del proprio futuro, pur avendo già chiesto il trasferimento qualche settimana prima, nonostante un rinnovo.

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