Allegri viene esonerato dalla Juventus dopo le scintille del post Coppa Italia
Dalla vittoria della Coppa Italia all'esonero, tutto in poco meno di 48 ore. Quella fra la Juventus e la storia di Massimiliano Allegri è una storia sbagliata sin dal principio. Cioè da quando Allegri è a un passo dal Real Madrid e piuttosto di dire di sì al club più forte del Mondo cerca un'avventura con una minestra riscaldata. Piace il tentativo di ritornare a vincere dalla porta principale, perché si torna sempre dove si è stato bene - per un periodo più o meno lungo quattro Scudetti, già l'ultimo era in bilico - ma alle volte bisogna andare avanti, nella vita. Provare cose nuove. Almeno lavorare per quello. La Juventus di Allegri non ha vissuto contraccolpi violenti. È sempre arrivata in Champions. Ma alla fine è sembrata quasi ingabbiata dal suo vecchio nuovo allenatore, con i milioni dello stipendio che pesavano sulle scelte.
Nell'ultimo anno si è sentito solo. Poco aiutato. Troppo criticato per avere condotto sempre a un piazzamento Champions una squadra che aveva problemi economici, costretto a fare le nozze con i fichi secchi. Se vincere è l'unica cosa che conta, dopo la Coppa Italia bisognerebbe fare un bell'applauso ad Allegri. Poi lo sfogo rimarrà negli annali ed è un aggiungere pressione alle pressioni di un ambiente che deve vincere la Champions e che può sbagliare un anno, forse due, ma non tre. Anche il bisticcio con Vaciago è apparso l'ultimo capitolo di una storia sbagliata, terminata poi con il comunicato di venerdì pomeriggio.
"La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegri dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. L'esonero fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta. Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime 3 stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia. La società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri".
Così finisce l'Allegri bis. Non ci sarà un ter, forse anche meglio così per entrambe le posizioni. D'altro canto il futuro era già stato deciso da qualche mese. Basta essere chiari, alle volte, senza nascondere tutto sotto il tappeto. Ed è questo che ad Allegri non è andato proprio giù, al netto delle critiche, delle mancate difese e la sensazione di essere diventato un capro espiatorio.