Bologna straordinario, capolavoro di società e Thiago Motta. E Zirkzee è uomo mercato
Dall'allenatore al Presidente, passando per la società e i giocatori. Nel Bologna di quest'anno non c'è stato un ingranaggio che sia andato male. Un inizio da sette punti in sei partite, al netto di due pareggi importanti contro Juventus e Napoli, poi il turbo dall'ottava di campionato con il 3-0 all'Empoli che ha dato il la a una rimonta su praticamente tutti. Solo tre sconfitte nel girone d'andata, che sembrava già un ottimo ruolino di marcia, solo due fino al momento di festeggiare l'accesso alla Champions League. La prima con questo nome, nell'anno zero del nuovo formato, quello che dà moltissimi soldi e regala (almeno) quattro tutti esaurito a chi ci gioca.
Thiago Motta ne è l'artefice, ovviamente. Perché ha cambiato completamente l'idea di gioco, la testa ai calciatori, la voglia di vincere o comunque almeno provarci. Dal rischio retrocessione di quando aveva preso la squadra, ecco un organico che può giocarsela con chiunque, creando sicure plusvalenze - Ferguson, Calafiori, Zirkzee ma non solo - con l'idea di diventare la nuova Atalanta. Un obiettivo ambizioso perché bisogna riuscire a replicare quello che si è visto in questa stagione, seppur l'allenatore cambierà in direzione Juventus.
Poi c'è Giovanni Sartori, iconico uomo mercato per Chievo e Atalanta. Il terzo capolavoro in vent'anni (e qualcosa) di Serie A. Poi Saputo che, negli anni, ha messo dentro più di 200 milioni per cercare di investire. C'è chi è arrivato in pompa magna e si è stancato subito. Lui, forse, in qualche momento ha avuto la tentazione di cedere. Ha imboccato la via giusta. Zirkzee sarà l'uomo mercato, da capire la valutazione, ma sarà superiore ai 40 milioni di recompra del Bayern Monaco.