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Milan, Jacobelli: “Fonseca ha ribadito che comanda. Camarda aiuterà la Nazionale”

Milan, Jacobelli: “Fonseca ha ribadito che comanda. Camarda aiuterà la Nazionale”TUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:41Altre Notizie
di TMWRadio Redazione
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Editoriale con Xavier Jacobelli , intervistato da Vincenzo Marangio
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A Tmw Radio è l’ora dell’Editoriale. Queste le parole del direttore Xavier Jacobelli nell’intervento odierno.

Che risposte hai visto ieri da parte del Milan?
“È l’ennesima conferma di quanto la direzione presa da Fonseca sia sempre più solida. Ha ribadito che al Milan comanda lui. Quando ha tolto Loftus Cheek e Leao, Okafor e Chukwueze poi hanno entrambi sfornato assist. In più c’è stata una bellissima storia, anche se parzialmente strozzata, di Camarda, che aveva segnato il gol più giovane della storia della Champions, salvo poi essere annullato. Ad ogni modo è stato l’italiano più giovane ad esordire in Champions. Potrà dare una grande mano al Milan e alla Nazionale”.

Che idea si sta facendo sulla questione Leao?
“Sono trascorse otto giornate di campionato e ha segnato un gol, mentre in Champions in tre partite è ancora a zero. È evidente come Okafor e Chukwueze siano ad ora più motivati del portoghese. Contro il Brugge nel primo tempo il ritmo era lento, mentre nella ripresa con i nuovi si è alzato notevolmente. La prospettiva di partire dalla panchina è tutt’altro che aleatoria più avanti, ora dipende da lui.
Adesso comunque la squadra è quarta in Serie A e si è rimessa in corsa in Champions League.
Bisogna chiaramente risolvere alcuni problemi, incluso quello difensivo, perché in Serie A sono stati subiti nove gol, anche se ne sono stati segnati ben 16. La vittoria di ieri ad ogni modo è molto importante”.

Nota dolente della serata è stata la Juventus, che esce sconfitta dalla sfida con lo Stoccarda.
“Alla Juventus è andata anche bene, perché il risultato senza Perin poteva essere ancora più pesante. A centrocampo, dove hanno inciso le assenze, la squadra è apparsa sconclusionata. Già contro la Lazio era arrivato un successo sofferto, ma comunque significativo. Inoltre abbiamo capito come questo non sia il periodo di Danilo d abbiamo capito perché Motta avesse spesso deciso di non impiegarlo. In più c’è la questione dell’attacco, perché Vlahovic è stato inconsistente, ma non ha praticamente ricevuto palloni, mentre Yildiz è Adzic si sono pestati i piedi. A meritare un elogio è stato Perin, non solo per ciò che ha fatto ieri, ma per la serietà e la maturità che ha sempre dimostrato alla Juventus. Contro l’Inter i bianconeri dovranno essere diversi da quella di ieri sera”.

Molti tifosi sono apparsi colpiti dal fatto che Motta abbia deciso di comune accordo con la società di avere solo due attaccanti.
“Milik purtroppo è ancora indisponibile e credo che l’orizzonte del suo recupero si sia ulteriormente allontanato. Penso ad ogni modo che la strategia di mercato sia stata incentrata sulla gestione delle spese, anche se al momento manca parecchio al mercato di Gennaio. Qualcosa bisognerà fare”.

Che prospettive vede per le altre sfide di Champions?
“L’Atalatanta sta vivendo un momento particolarmente positivo. Il Celtic appartiene alla nobiltà del calcio, conta centodiciassette trofei in bacheca, ma è una formazione alla portata. L’Atalanta deve insistere sulla strada che ha imboccato, cercando di sfruttare anche Retegui, che in Serie A è partito con otto gol in otto giornate giornate; negli ultimi trenta anni solo Toni era riuscito a fare meglio con nove reti. Con la qualità del pacchetto offensivo si può puntare ad obiettivi importanti. Per l’Inter lo Young Boys è un ostacolo relativo”.

Che fotografia fa invece della situazione in casa Roma?
“C’è un dato su cui i Friedkin dovranno riflettere. Prima lo stadio era sempre pieno, mentre domani ci saranno meno di sessantamila spettatori, che è il primo segnale della delusione che anima i tifosi. Ancora non hanno metabolizzato l’assurdo esonero di De Rossi. L’ultima sconfitta ha ulteriormente raggelato il tifo e ora i Friedkin dovranno ricucire il rapporto, ma non sarà facile. La Curva Sud spesso vuota ad inizio gare dovrebbe indurre la proprietà a spiegare cosa vuole fare per il futuro”.

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