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Milan: la “sfida” Fonseca/Leao. Juve: due mancanze per una pessima Signora. Inter: l’ora della sofferenza e “il Barcellona di Guardiola”. Roma: il fantasma De Rossi. Napoli: un segnale importante

Milan: la “sfida” Fonseca/Leao. Juve: due mancanze per una pessima Signora. Inter: l’ora della sofferenza e “il Barcellona di Guardiola”. Roma: il fantasma De Rossi. Napoli: un segnale importante TUTTO mercato WEB
mercoledì 23 ottobre 2024, 16:01Editoriale
di Fabrizio Biasin

Pillole di calcio & affini.
Fonseca & Leao
Il Milan prende gol dal Brugge ridotto in dieci e vive un momento di chiara difficoltà. Mister Fonseca toglie dal campo Leao che esce con sguardo non particolarmente felice. Al suo posto entra Okafor. Prima palla toccata: assist, con Leao che non è ancora arrivato in panchina. Poi il Milan fa 3-1 con assist di Chukwueze, altro subentrato. Non c’è molto da aggiungere: piaccia o non piaccia Fonseca sta vincendo la sua personalissima sfida con la gran parte di noi borbottoni (lo avevamo già liquidato senza tanti complimenti).
Juve
Partita molto negativa della Juve, sicuramente la peggiore dell’era Motta. Bianconeri sempre in sofferenza e mai capaci di ripartire contro un ottimo Stoccarda. Senza Bremer (problema non risolvibile nell’immediato) e Koopmeiners (presto il rientro) la Signora è dimezzata. Ma ieri è mancato anche il carattere visto a Lipsia. Eccellente Perin.
Gattuso
Gattuso è primo in Croazia con l’Hajduk Spalato. E voi direte “facile”. Mica tanto: la proprietà lo ha chiamato, poi si è sfilata. C’è un problema stipendi non pagati oltre ad altri casini. Lui, come sempre, in queste situazioni sguazza come una sirenetta. E infatti dopo 9 partite ne ha vinte 6 e pareggiate 3. E dopo il successo nel derby contro la Dinamo Zagabria, ha regalato ai suoi giocatori 35 iPhone. Gli si vuole bene.
De Rossi
De Rossi è un fantasma che aleggia su Trigoria. E non è mica colpa sua. È la società che ha scelto di creare questa situazione. Quella di un tecnico, Juric, condannato a vincere, perché qualunque non-vittoria si traduce in “voglia di Daniele”, tecnico esonerato senza un vero perché.
Il Napoli
La notizia non è il Napoli in testa, ma il Napoli in testa pur non essendo ancora al 100% delle sue possibilità. E neanche al 90%.

Conte trita punti anche nelle difficoltà e nell’appannamento, prerogativa assoluta della grande squadra.
San Siro
“Inter e Milan intendono realizzare il nuovo stadio nell'area di San Siro. I club presenteranno a breve la manifestazione di interesse per la realizzazione del progetto che prevede un nuovo stadio, lo sviluppo delle aree circostanti, unitamente alle linee guida della rifunzionalizzazione dello stadio Meazza”. È un comunicato di ieri ma, oh, è identico a quello del 2019. Campa cavallo…
Yildiz e Paz.
C’è grancassa attorno a Yildiz che “non sta dando nulla”. Ok, è vero, rispetto al fatto che indossi una maglia assai pesante (la dieci), la resa, è decisamente inferiore alle attese, ma guai a sentenziare. Il ragazzo (19 anni) si farà e ha un unico vero problema, quantomeno mediatico: lui, come Soulè (21) e con loro tutti i giovani talenti di Serie A devono fare i conti col buon Nico Paz, 20 anni appena compiuti, argentino che non sta sbagliando una partita. Talento cristallino.
Il Barcellona di Guardiola
Mi hanno rotto la fava in moltissimi per aver detto “L’Inter gioca come il Barcellona di Guardiola”. In realtà era il titolo di un portale. Ho detto “Dimentichiamoci che l’Inter debba giocare sempre come se fosse il Barcellona di Guardiola”. E ho detto anche che per me ci sono state occasione in cui la squadra di Inzaghi ha toccato importanti picchi di gioco. Anzi, importantissimi. Lo penso davvero. Questa cosa è stata tradotta nel titolo piazzato lassù e, si sa, ormai 7 persone su 10 leggono solo quelli, i titoli. Anche Antonio Cassano, che mi ha definito “servo” e altre cose molto simpatiche. E vabbé, gli starò sui maroni. In ogni caso per me l’Inter, a Roma, ha giocato una buonissima partita. Non dal punto di vista del gioco, ma dell’atteggiamento. Perché il dubbio che si portavano dietro in molti era: “I campioni d’Italia avranno ancora fame?”. La risposta l’abbiamo trovata nei volti trasfigurati dei giocatori a match finito. Oggi si torna in campo a Berna, contro lo Young Boys. Giocheranno tutte le alternative. E ci mancherebbe, domenica a San Siro è in programma il derby d’Italia.

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