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Juric: "Bisogna cambiare registro. Non abbiamo ancora mentalità giusta"

Juric: "Bisogna cambiare registro. Non abbiamo ancora mentalità giusta"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 14:57Serie A
di Debora Carletti

Oggi alle 14:30 si terrà la conferenza stampa in preparazione alla sfida di Europa League contro la Dinamo Kiev, che si disputerà domani sera allo stadio Olimpico alle 18:45. A rispondere ai quesiti dei giornalisti ci saranno l'allenatore della Roma, Ivan Juric, insieme al giovane centrocampista Tommaso Baldanzi. Segui su TMW la diretta testuale del tecnico giallorosso.

14.33 - Inizia la conferenza stampa

Che tipo di rotazioni prevede in questa partita europea? Sarà un turnover massiccio o leggero rispetto alla gara con l’Inter? E ci sarà anche Dovbyk nelle rotazioni?
“Non ho deciso ancora. Mancini non ha finito l’allenamento per uno stato febbrile, vedrò quella situazione là. Un po’ di cambi sicuramente li farò, però penso che sia giusto inserire più gente e dare più possibilità in campionato per fare le scelte. Non massiccio, però un po’ sì”.

Le sembra una Roma cattiva come vorrebbe?
"A metà. Penso che l'ultima partita ho visto una Roma che gioca bene ma adesso non abbiamo mentalità vincente. La mentalità non è da Roma. Stringi stringi ma alla fine penso che noi abbiamo tutto per lavorare bene. C'è il modo per lavorare bene, ma la mentalità non è vincente, Bisogna cambiare registro. Bisogna fare dei cambi. Già da domani mi aspetto una volontà ancora superiore per migliorare ancora di più la situazione. Serve un carattere più forte. Mi aspetto molto di più. Non sono accettabili partite con errori come a Monza".

Questa squadra non sta dimostrando di avere gli anticorpi giusti?
"Penso che la squadra l'altro giorno ha fatto tante cose giuste. Anche contro l'Elfsborg, anche a Bilbao. Ma in questo momento io sono contento a metà. Vedo gente che ha migliorato tantissimo ma non siamo quello che deve essere Roma in questo momento. Ossia una squadra che deve vincere. Non vedo scuse e non le do. C'è da reagire con carattere. E' questo il momento per spingere. La mia squadra deve dimostrare di che pasta è fatta".

Angelino come braccetto di sinistra è una scelta 'obbligata' perché gli altri non sono in forma?
"Hermoso sta in buonissima condizioni. Mi piace molto in quel ruolo. Faccio scelte diverse per Angelino e lui. Io preferisco uno che dribbla. Angelino fa ottimi cross e in fase difensiva è molto bravo. Lui gioca bene come quinto ma non solo. E' una scelta tecnica quella di utilizzarlo come braccetto di sinistra".

Hummel e Le Fee titolari?
"Ci sto pensando e ancora devo decidere. Non ti posso dire ora, perché non lo so. Dobbiamo decidere quando è il momento giusto. Ci sto pensando seriamente".

Manca qualcosa a livello societario? Le manca una figura dirigenziale?
"A me non manca niente. Ho un direttore che sento spesso e ci confrontiamo. Viene a vedere gli allenamenti e parliamo molto. Posso attaccarmi alle scuse. Ma è da deboli. Noi dobbiamo arrivare alla partita e mangiarli. Non dobbiamo darci delle scuse. Centro sportivo top. Dirigenza top. Qui si ci sono solo dei problemi di mentalità. Non siamo al livello dell'Inter ma ci siamo. Già da domani voglio vedere certe cose, non a livello di impegno ma di risultati. Non mi va bene questo andazzo. Si parla degli altri? No basta. Dobbiamo mettere delle cose per cambiare mentalità in questo momento".

14.47 - Qual'è la sua mission?I cambi sono importanti per fare turnover o per arrivare preparati al futuro impegno?
Per noi è importante tutto. La società ha una visione di andare in Champions, sente che è una cosa importantissima. Coppa Italia, Europa...? Non sottovalutiamo niente. Domani Baldanzi gioca. Non è un cambio, un turnover. Quando entrano è perché sono pronti. Il nostro obiettivo primario sì, rimanere andare in Champions League".

Come si allena la mentalità di questa squadra?
"La mentalità vincente si allena durante gli allenamenti. Là cresci e che diventi tosto e duro. Secondo me è anche il lavoro quotidiano. Affrontare la partita in un certo modo ti aiuta. Se in un mese si alza il livello così tanto vuol dire che il corpo dopo il lavoro, si abitua. Così anche la mente. Noi ancora non ci siamo. Ci stiamo lavorando".

Serve più dinamismo in mezzo al campo?
“Certe cose sono buone, ma si può fare molto meglio. Si può fare meglio in generale, ci sono state partite in cui sono rimasto soddisfatto, l’altro giorno meno, abbiamo tanti giocatori in quella zona di campo, cercheremo altre varianti. Non c’è dubbio. Non ci sono posti fissi, assolutamente, soprattutto quando le cose non vanno. Li vedo tutti uguali e possono giocare tutti”.

Alla fine è sempre la qualità dei giocatori a fare la differenza. Significa che certi giocatori, in questo momento, non stanno dando quello che potrebbero dare?
“Io penso che quando gioco a Monza, devo vincere. Quando vedo la partita con l’Inter, devo pareggiare. Quando vedo quella con l’Elfsborg devo vincere o pareggiare. Con il Bilbao devo vincere. Significa che quando fai le partite di un certo tipo con sacrificio e voglia, tu devi ottenere.
Poi ci saranno giornate che andranno male, che giochi male e che perdi. In questo momento siamo in debito, le prestazioni sono superiori ai risultati, però non è una scusa, vuol dire che mentalmente non siamo pronti. Mettiamo i gol con Monza e Bilbao, non devono succedere. Marcare dentro l’area di rigore, lo tengo o non lo tengo là.
Questa squadra, per me, crescerà, ma ha una grandissima occasione, questi ragazzi hanno un’occasione unica nella loro vita. In una situazione di totale merda, di totale disastro intorno a loro, possono risalire, ma dentro di loro devono avere una cattiveria diversa, una fame allucinante per ribaltare e ripresentarsi. Ti capita poche volte nella vita, di essere in situazione come queste, contestati e fischiati, per varie ragioni. Il tifoso ha sempre ragione, ma possono ribaltare la situazione, la devono prendere così, un’occasione della vita più bella che c’è. In un posto così magnifico, con lo stadio sempre pieno e un appoggio allucinante, devono ribaltare la situazione. Per ribaltare devono diventare bestie. Bene il gioco, bene la corsa, bene le accelerazioni, ma devono avere un’altra mentalità. Mi aspetto da domani un’altra roba”.

14.57 - Finisce la conferenza stampa

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