Cagliari, Coppola duro: "Nicola presuntuoso contro il Bologna! Scuffet poteva fare meglio sui gol"
Gradito ospite della puntata di TuttoCagliari Live, l'ex attaccante rossoblù Guglielmo Coppola, ha cosi commentato il ko del Cagliari contro il Bologna:
"Allenatore presuntuoso.
Un centrocampo così morbido e largo non esiste proprio. Ci hanno bucato in mezzo e ci hanno fatto neri. Se fossi un attaccante del Cagliari oggi, non giocherei. Quel ragazzo martoriato, da solo, spalle alla porta... cosa poteva fare?
Gli hanno dato un solo pallone in profondità. L'ha calciato bene, ha fatto l'unico tiro in porta ed è stato un buon tiro. Ma uno solo, appunto.In queste condizioni, bisogna stare tutti stretti a centrocampo, come diceva mister Ranieri.
Tutti stretti, perché questi giocano bene la palla e si muovono tutti. Giancarlo, ti ho sentito dire che non hanno fatto troppi tiri, ma hanno tenuto il possesso, si muovevano bene, cosa che noi non abbiamo fatto. Nei primi dieci minuti abbiamo iniziato bene, ho pensato "dai, vediamo una bella partita". Invece poi hanno preso in mano il gioco. Il portiere ha commesso due errori sul primo palo, tutti e due. Anche se il tiro era ben fatto, era leggibile da lontano, e lui ci è arrivato tardi. Sembrava proprio che ci fosse andato senza convinzione. Il primo gol nasce da un pallone perso a centrocampo, un buco sulla sinistra e il loro attaccante, col destro, ha segnato.
Col destro, pensa te, quando col sinistro fa di tutto. E il portiere sul suo palo... insomma, non è stato preciso. Capita, eh, per carità, non è che dobbiamo crocifiggerlo, ma poteva fare qualcosa di più. Però secondo me il mister non l'ha letta bene. Appena ho visto la formazione, ho pensato: "Oddio, non puoi esporti così. Stai giocando contro il Bologna, che ha undici giocatori in panchina pronti a entrare e fare la differenza". E infatti, si è visto cosa è successo. Ricordati chi sei: sei il Cagliari. Puoi proporre tutto quello che vuoi, ma solo fino a un certo punto. Devi capire che certe partite vanno giocate in un certo modo. Hai iniziato bene, su questo sono d'accordo, ma il Cagliari è di un’altra dimensione. Non è una squadra da gioco 'metronomo'. Non avrei cambiato così tanto. Se è andata bene per alcune partite con questo approccio propositivo, va bene, ma in cuor tuo sai che conosci i tuoi giocatori. Li vediamo tutti durante la settimana, li conosciamo bene. Personalmente, io non continuerei su questa linea. Poi, ovvio, lui farà le sue scelte, ma io non seguirei questo percorso. Tornerei a costruire un bel blocco a centrocampo, proteggendo la squadra e magari aggiungendo un attaccante in più".
Guglielmo Coppola ha parlato poi anche di uno degli attaccanti del Cagliari, Gianluca Lapadula:
"Ci sono passato anch'io. Mi sono sentito dire, anche dopo aver vinto quattro o cinque campionati, che probabilmente ero un giocatore di categoria. In Serie C mi sentivo a mio agio e facevo la differenza, ma poi ho avuto l'opportunità di giocare anche in Serie B e ho visto che riuscivo a cavarmela bene anche lì. Questo mi ha fatto credere un po' di più in me stesso. Secondo me, Lapadula poteva giocare anche in un'altra categoria. Non è per sminuire quello che abbiamo fatto noi, ma guardando la sua carriera, penso che avrebbe potuto dire la sua anche a livelli superiori."