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Il Parma splende contro le big, ma senza vittorie è un bello che non balla. Delprato? Esemplare

Il Parma splende contro le big, ma senza vittorie è un bello che non balla. Delprato? EsemplareTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 09:45Serie A
di Tommaso Rocca

Il Parma torna da Torino con un punto ottenuto all’Allianz Stadium contro la Juventus. Un risultato molto positivo, per il quale ogni tifoso avrebbe firmato in settimana. Per una neopromossa fare punti in questo stadio è un grande risultato e lo rimane anche per il Parma, ma dalle dichiarazioni nel post gara possiamo evincere un po’ di insoddisfazione per non aver vinto. Sono molto importanti le parole di mister Pecchia: se il tecnico crociato nelle sue dichiarazioni ha sempre preferito rimarcare la prova dei suoi ragazzi, anche quando i risultati non arrivavano, ieri il modo di comunicare è cambiato. Pecchia ha ribadito ancora una volta di essere contento della prova dei suoi ragazzi e ottimista per il futuro, ma prima di tutto ha parlato di rabbia per non aver ottenuto il bottino pieno. Ed è giusto che sia così, perché è da inizio stagione che il Parma non raccoglie quanto meriterebbe e, visto che la salvezza la fanno i punti, non ci si può accontentare delle buone prestazioni. Quelle non salvano. Ora c’è bisogno di vincere, è quello che hanno detto in coro Sohm, Bernabé e il mister al termine della gara. Lo impongono il calendario e la classifica. Il Parma si trova ad un solo punto di vantaggio dalla zona retrocessione. Una posizione che non rispecchia quanto di buono fatto vedere, anche nell’ottima prova di ieri, ma che è quanto il Parma si è meritato. Vengono pagati errori che non vanno più ripetuti se si vuole raggiungere una posizione che possa rispecchiare il valore delle performance messe in campo.

Come detto, ad imporlo è anche il calendario. Prima della sosta nazionali, il Parma affronterà Genoa e Venezia. Due scontri diretti che potranno indirizzare la stagione dei ducali. Due vittorie darebbero ossigeno alla classifica, mentre nello scenario peggiore si sprofonderebbe in profondo rosso. Sono scontri diretti che il Parma non deve più sbagliare e con il Genoa non ci si potrà accontentare dell’ennesimo pareggio. La prestazione di ieri contro la Juventus può e deve essere un’ulteriore iniezione di fiducia in vista della prossima gara. I segnali raccolti sono molto confortanti. Partiamo in primis da un giocatore che, lontano dai riflettori, sta trascinando il Parma. Ieri si è preso i titoli, come migliore in campo della sfida dell’Allianz Stadium. Ma l’apporto dentro e fuori dal campo di capitan Delprato è eccezionale e impeccabile da inizio stagione. Un giocatore di totale affidamento, che può giocare sia da terzino che da centrale, senza però mai perdere continuità nelle prestazioni. Ieri sera ha annullato Vlahovic, vinto tutti i duelli, intercettato quasi tutti i cross e soprattutto salvato il risultato, con un salvataggio in spaccata sulla linea a tempo scaduto. La vera differenza però Delprato la sta facendo nella leadership: un capitano giovane ma che guida con esperienza da veterano questo gruppo, misurando ogni parola e spiccando proprio nei momenti di difficoltà. In una parola, esemplare.

Attorno a lui, la squadra cresce. Sohm si è sbloccato, Keita sembra esser entrato nei meccanismi, Balogh ha trovato continuità e Bernabé continua a splendere come una supernova, a suon di prestazioni eccezionali. Ieri per un tempo il Parma è stato superiore ad una Juventus spenta e poco brillante. Vantaggio meritato nel primo tempo e successo sfumato per un paio di contropiedi mal gestiti nella ripresa. L’occasione che rimane impressa è quella sciupata da Charpentier. Forse a qualcuno è sfuggita la giocata di Man, che con un pallone geniale da giocatore alla Iniesta ha pescato Charpentier a tu per tu con Di Gregorio, con il congolese che si è fatto ipnotizzare. Ma la giocata di Man conferma, se ce ne fosse bisogno, che a questo Parma i colpi non mancano. Si tratta di mettere insieme i pezzi e ora che siamo ad un quarto di campionato è tempo di ingranare. Gli elogi che arrivano sono parole al vento senza i punti: ecco perché è giusto che mister Pecchia si permetta di esternare la sua rabbia. Ora due partite, per dimostrare di non esser solo la squadra fastidiosa per le big che gioca un calcio sbarazzino, ma anche una squadra che con malizia sa fare i punti che servono in un campionato tosto come la Serie A.

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