Juric all'ultima spiaggia ritrova il Torino: "Quel che succede, succede. Giorni di litigi, pesanti"
Quel che sarà, sarà. È la filosofia, pragmatica, di Ivan Juric. L'allenatore della Roma, dopo la pesante sconfitta contro la Fiorentina, è sempre più in discussione e il suo esonero è ora una possibilità concreta. Molto dipenderà dalla prossima di campionato contro il Torino, proprio la squadra allenata dal croato nelle ultime stagioni, anche se non è scontato che una vittoria possa bastare: la società giallorossa, che ha ancora Daniele De Rossi sotto contratto, avrebbe già contattato altri allenatori.
È in questo contesto che Juric, peraltro mai banale nelle dichiarazioni, prepara la sfida: "C'è stato un crollo emotivo dal mio punto di vista. All'esonero non penso, faccio il mio lavoro e ciò che succede, succede - dice in conferenza stampa - con il presidente ho contatti. Abbiamo parlato di tante cose e bene. Questo sono tutte cose che tolgono il pensiero sul campo. Rimango con la mia idee. Il giocatore gioca, io alleno e il medico cura".
Juric ha anche risposto alle domande legato al suo rapporto con lo spogliatoio Nell'intervallo della gara contro i viola, il tecnico è stato protagonista di una dura litigata con Gianluca Mancini, e a fine gara Lorenzo Pellegrini ha riposto con fermezza alla reprimenda del ds Ghisolfi: "Penso che ci siamo detti la verità, magari all'inizio in maniera violenta e poi in maniera ragionevole. Sono stati giorni di litigi, pesanti. Ma anche cose che secondo me meglio che siano successe. Meglio che sia successo ora e che sia uscito tutto quello che si era accumulato".