5 settembre 1962, la Fiorentina perde la finale di Coppa delle Coppe. Quattro mesi dopo

Il 5 di settembre del 1962 si gioca la fInale di Coppa delle Coppe 1961-62. Di fronte, a Stoccarda, ci sono Atletico Madrid e Fiorentina, in quella che però non è altro che un replay dopo l'1-1 giocato, di fatto, in un'altra stagione, cioè in Primavera.

Perché c'è stato un tempo, nel calcio europeo, in cui una finale poteva essere "rigiocata" quattro mesi dopo. E non da gennaio a maggio, oppure ottobre a febbraio. Bensì con l'estate di mezzo. Immaginate di giocare la prima partita a Glasgow il 10 maggio, pareggiare, essere costretti a saltare un bel po' di tempo per gli impegni internazionali (cioè Il Mondiale del 1962 in Cile) e rigiocare quella dopo il 5 di settembre.

Ora sarebbe davvero impensabile, fra calciomercato e tutte e derive che questo implicherebbe. Atletico Madrid e Fiorentina avevano impattato per effetto dei gol di Peirò e di Hamrin. Al ritorno invece non c'è proprio storia, 3-0 secco da parte del club spagnolo che frustra la speranza dei viola di rimanere campioni della competizione, vinta un anno prima. Tra una finale e l'altra la Fiorentina cambiò quattro giocatori: da Sarti, Gonfiantini, Rimbaldo e Bartu ad Albertosi, Robotti, Malatrasi e Marchesi. Uno il cambio dell'Atletico, da Chuzo a Jorge Griffa.