Siena, Farina avvisa: "Dopo la promozione in D, è venuto il difficile. Puntiamo ai playoff"
Lunga intervista quella che l'attuale Direttore Generale del Siena Simone Farina ha rilasciato a La Gazzetta dello Sport in edicola quest'oggi, intervista nella quale ha ripercorso anche l'odissea che lo coinvolse nel 2011, quando ebbe il coraggio di denunciare ex compagni per questione legate al calcioscommesse: a Farina, infatti, che allora vestiva la maglia del Gubbio, furono offerti 200mila euro per truccare una partita, ma lo stesso rifiutò, denunciando poi l'accaduto, che in quel di Cremona aprì l'inchiesta denominata “LastBet”.
E nonostante fosse lui dalla parte giusta, il via di un calvario, perché le porte del calcio italiano si chiudono. E come ricorda la rosa, non bastarono l’invito dell’allora CT dell'Italia Prandelli a un raduno della Nazionale, la nomina ad ambasciatore della FIFA, la collaborazione con la Lega di B voluta dall’allora presidente Abodi, oggi Ministro dello Sport; in Italia nessuno lo vuole, ed ecco quindi che Farina emigra in Inghilterra (Aston Villa e poi Leeds ), a insegnare calcio ai ragazzi e a collaborare con Interpol. Poi il ritorno in patria, e ora l'avventura a Siena.
Della quale ha così parlato: "Quando sono arrivato non c’era nulla. Ma avevo voglia di tornare a respirare l’aria dello spogliatoio. Subito promossi in D, il difficile viene ora: puntiamo ai playoff. Sono orgoglioso del settore giovanile rifondato da zero. Ora abbiamo oltre 100 ragazzi. Se anche con loro farò prevenzione? Certo, con le parole e facendo vedere gli atteggiamenti giusti. Abbiamo organizzano progetti con le scuole, andiamo a parlarne anche nelle aziende. Oggi vanno di moda i docu-film, le serie tv. Quello che è accaduto può essere da monito per i ragazzi, ma non solo. Sono a disposizione".